Conferenza di Berlino, che cosa prevede l’accordo?

Conferenza di Berlino: tregua, embargo delle armi, nuovo Governo più coeso e Dossier sul greggio: i punti chiave del documento finale

Libia: in occasione della Conferenza di Berlino svoltasi ieri domenica 19 gennaio, Sarraj e Haftar hanno concordato il monitoraggio e si sono impegnati a non determinare un’escalation.

“Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma abbiamo creato lo spirito, la base per poter procedere sul percorso Onu designato da Salamé”,

ha sottolineato la Cancelliera Angela Merkel.

Quale garanzia sulla durata della tregua e del «cessate il fuoco» tra le forze del generale Khalifa Haftar e del presidente Fayez al-Sarraj?

Per rispondere a tale quesito si deve leggere il documento finale della Conferenza di Berlino sulla Libia, diviso in 6 capitoli per 55 punti complessivi, che auspica la creazione di un gruppo di esperti per le riforme.

I punti chiave del documento finale sulla Libia sono ascrivibili ai seguenti: un “cessate il fuoco” che duri nel tempo, una nuova configurazione politica con l’esecutivo unito, il rispetto senza passi indietro dell’embargo delle armi e la gestione condivisa dei proventi dell’”oro nero”.

Libia: tregua “cessate il fuoco” ed embargo armi

Il documento finale della Conferenza di Berlino sulla Libia prevede di mantenere la tregua nel medio-lungo termine.

È stato messo a punto un piano molto ampio, tutti i partecipanti alla Conferenza di Berlino hanno collaborato in modo molto costruttivo e tutti sono d’accordo sul fatto di

“rispettare l’embargo delle armi con maggiori controlli rispetto al passato”,

ha affermato la cancelliera Angela Merkel in conferenza stampa al termine della Conferenza di Berlino sulla Libia.

Il proliferare di armi ha re-incentivato il terrorismo e ha dato vigore ai flussi migratori.

È necessario rispettare l’embargo delle armi imposto dalla risoluzione ONU 1970/2011.

Libia: Dossier Petrolio

Un altro punti chiave del Documento finale della Conferenza di Berlino è il Dossier sul petrolio: si prevede la creazione di un gruppo di esperti per difendere la National Oil Company, società petrolifera statale.

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