Sparatoria El Paso, killer denunciato dalla madre prima della strage: ignorata dalla Polizia

Una sparatoria quella di El Paso che ha scosso l’America e non solo. Ma ora emerge un dettaglio che fa rabbrividire: si poteva fermare?

Sparatoria El Paso
Sparatoria El Paso

Sulla sparatoria di El Paso è emerso un dettaglio che fa rabbrividire. Se solo avessero dato retta alla madre del killer forse tutto questo non sarebbe accaduto?

La strage dentro un centro commerciale

Patrick Crusius è entrato al Walmart – catena di supermercati leader negli Stati Uniti – non per fare la spesa, ma per aprire il fuoco e uccidere quanta più gente possibile. E’ arrivato con il suo fucile d’assalto Ak – 47, convinto di poter imitare “il suo mito” Tarrant (il killer della Nuova Zelanda) e iniziare a far fuori dal mondo alcune persone per lui non degne di vivere.

Dopo i primi spari la gente ha iniziato a scappare, altri hanno contattato il 911 e altri ancora hanno mandato messaggi ai parenti cercando di allertare più gente possibile in poco tempo.

Sul posto è arrivata la Polizia in tenuta anti terrorismo, insieme alle ambulanze e le forze dell’FBI: dopo un’ora il killer è stato arrestato.

Lui non si pente di aver ucciso anche 4 bambini e una mamma che ha fatto da scudo umano per il suo neonato. Ma c’è un altro dettaglio che fa pensare.

La denuncia della madre prima della strage

Come comunicato dalla Cnn la madre del killer di 21 Patrick Crusius aveva già chiamato la Polizia, settimane prima dalla strage. La donna era preoccupata proprio perché il figlio era arrivato a casa con un fucile d’assalto.

La Polizia di Allen – città di residenza della famiglia in Texas – le rispose che era impossibile:

“signora, un ragazzo della sua età non può acquistare legalmente un’arma del genere”

Una madre che avverte, che denuncia un figlio per quest’arma molto particolare ma viene ignorata sino all’epilogo che tutti conosciamo.

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