Strage in Texas, killer spara in un centro commerciale “per odio”: più di 20 morti a El Paso

Una strage in Texas dove un ragazzo entra in un centro commerciale e spara senza distinzione, per odio. Ecco tutti gli aggiornamenti

Strage in Texas
Strage in Texas

Le foto della strage in Texas sono finite sui social e il killer ha ucciso per odio personale e “fare pulizia”. Vediamo insieme i dettagli di questa assurda vicenda.

La sparatoria dentro un centro commerciale

Aggiornamento 8.10

Tra le vittime anche una mamma di 25 anni con il suo bambino di due mesi in braccio. La donna ha fatto da scudo al piccolo: gli altri due figli non erano con lei, ma a casa.

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Sarebbe dovuto essere un tranquillo sabato di shopping per tante famiglie, se solo Patrick Crusius di 21 anni non avesse deciso di porre fine alla vita di molti di essi.

Dopo la sparatoria al Garlic Festival ora anche questo ragazzo ha deciso di compiere la sua vendetta personale, entrando al centro commerciale munito di fucile semiautomatico AK-47 e iniziando a sparare. Sui social si è diffusa rapidamente la foto “scattata” dalla telecamera di videosorveglianza posta all’entrata che lo ripreso mentre stava per commettere il suo delitto.

Patrick è un ragazzo di Dallas che vive con i genitori, ed ha una sorella gemella e un fratello maggiore: per ora non hanno rilasciato alcun commento e si sono chiusi dentro casa con dei legali rappresentanti.

Quello che emerge dal reporter fondatore di ForensicNewsnet è che il killer sia un sostenitore di Tarrantprotagonista dell’attentato della Nuova Zelanda alla moschea – e che abbia lanciato il suo manifesto proprio nel medesimo forum dichiarando:

“io sto semplicemente difendendo il mio paese dalal sostituzione etnica e dall’invasione”

Un manifesto la cui autenticità deve essere ancora verificata.

Il bilancio di morti e feriti a El Paso

L’ultimo bilancio ufficiale della Polizia è di 20 morti accertati  -tra i quali 4 bambini – e 26 feriti gravi, invitando la popolazione a donare del sangue in quanto necessario per la sopravvivenza di queste persone.

La pista del crimine d’odio continua, avendo trovato in casa del giovane un manifesto suprematista che risponderebbe a quanto sopra.

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