Neonato morto per lo scoppio dell’airbag: cosa fare per proteggere i figli in auto

Il caso del neonato morto in auto nell’ovetto ha sconvolto tutti, ora emerge il fatto che l’airbag non fosse disattivato. Come proteggere i figli?

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Il piccolo neonato di soli 2 mesi che ha perso la vita a Pisa in un incidente d’auto sarebbe morto per l’airbag che non era disattivato.
I consigli degli esperti su cosa non fare assolutamente quando si trasportano i bimbi in auto.

La tragedia del neonato di Pisa

Risale a domenica la tragedia che ha colpito una famiglia di Pisa ma che ha sconvolto tutta la comunità.

La dinamica della morte del piccolo è particolarmente tragica perché evitabile ma rappresenta un errore che tutti potrebbero commettere.

Il piccolo era in auto con il papà ed il fratellino di 2 anni posizionato sul seggiolino posteriore mentre il piccolo di soli 2 mesi si trovava seduto nell’ovetto posizionato sul sedile anteriore.
La mamma si trovava sul sedile posteriore accanto al bimbo più grande.

A causa di un tamponamento che ha coinvolto l’auto del padre, l’apertura dell’airbag non ha dato scampo al piccolo che deceduto nonostante il trasporto d’urgenza all’ospedale di Cisanello

Nonostante un intervento al cervello, i danni toracici subiti dal piccolo erano troppo gravi e per lui non c’è stato nulla da fare.

Che accortezze salvavita attuare in auto con i bambini?

La discussione circa la sicurezza dei bimbi in auto è molto sentita ed ha recentemente portato all’approvazione dei dispositivi antiabbandono per tutti i bimbi fino a 4 anni in auto

Oltre a ciò anche l’importanza del corretto uso del seggiolino è una norma fondamentale da rispettare.

Il Codice della Strada nell’articolo 172 spiega molto bene cosa si intende per seggiolino omologato a seconda del peso e dell’età del bambino.

E’ necessario infatti assicurarsi che tutti i bambini sotto i 12 anni, e fino ad 150cm di altezza viaggino in seggiolini omologati secondo i codici R44/03 o R44/04 definiti dall’UNECE ovvero la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite.

Per la precisione i diversi tipi di seggiolini sono indicati in base a 5 fasce di peso e denominati con un numero:

  • 0: fino a 12 mesi e 10kg. E’ la navicella da posizionare sul sedile posteriore
  • 0+: fino a 18 mesi e 13 kg. E’ l’ovetto da mettere sul sedile posteriore in senso inverso alla marcia, o sul sedile anteriore sempre in senso inverso e disattivando l’airbag attraverso il comando sulla plancia o nel cassetto portaoggetti e verificare tramite la spia luminosa apposita.
  • 1: da 9 mesi a 4 anni, ovvero 9-18 kg
  • 2: da 3 a 6 anni ovvero 15-25 kg
  • 3: da 5 a 12 anni ovvero 22-36 kg
  • Per i bambini sopra 125 cm si può optare per un seggiolino senza schienale, la cosiddetta alzatina.

Tutti i dispositivi devono essere agganciati con sistema ISOFIX adeguato ed è buon uso disattivare l’apertura dei finestrini e delle porte nei sedili posteriori.

Viste le statistiche che hanno rilevato solo per il 2019 circa 40 bambini deceduti come riporta Il Messaggero in seguito ad incidenti stradali nel nostro Paese, casi come quello del piccolo di Pisa rendono ancora più necessario occuparsi di prevenzione in auto.

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