Lavoro, Gualtieri: “valutare gli incentivi contributivi” per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato

Gualtieri al Festival dell’Economia di Trento: “valutare gli incentivi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato”

Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ospite di un evento del Festival dell’Economia di Trento, ha espresso la sua posizione favorevole nella valutazione degli incentivi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato.

Inoltre, è fondamentale allargare le maglie per consentire all’imprese il maggiore ricorso dei contratti a tempo determinato, almeno in una fase transitoria.

“C’è da capire se introdurre incentivi di tipo diverso a riprendere a lavorare, magari collegati a dei vincoli di non licenziamenti, sul versante contributivo”,

ha sottolineato lo stesso Gualtieri.

In questa fase di emergenza e di crisi economica se non si eliminano almeno temporaneamente i disincentivi ai contratti a termine

“si rischia di avere un impatto negativo sull’occupazione”.

Per compiere un passo avanti, oltre a ciò che è stato fatto positivamente nel Decreto Rilancio, è necessario esplorare emendamenti che intervengono anche in modo temporaneo in questa fase di conversione del Decreto Rilancio.

Nel confronto con Gualtieri sono intervenuti anche Tito Boeri, ex Presidente dell’INPS, e l’ex Rettore della Bocconi Guido Tabellini.

“C’è una questione dei contratti a termine e bisogna capire se introdurre degli incentivi di tipo diverso a riprendere a lavorare magari collegati a dei vincoli di non licenziamento, sul versante contributivo”,

ha sottolineato lo stesso Gualtieri.

Lavoro, Tito Boeri: “Bloccare la possibilità di licenziare non frena il calo degli impieghi”

L’ex Presidente dell’INPS, l’economista Tito Boeri, in un’intervista pubblicata su Repubblica, sottolinea che per frenare la perdita di posti di lavoro occorrono più contratti a tempo determinato.

Spostando la fine del blocco più in là si rischia di causare una valanga di licenziamenti non appena questo verrà rimosso. E a quel punto perdere il lavoro sarà molto più costoso per i lavoratori coinvolti.

In un mercato del lavoro con molti disoccupati e pochi posti vacanti la probabilità di trovare un impiego alternativo tende allo zero.

Le imprese italiane hanno smesso di assumere e di prorogare i contratti a tempo determinato, il cui rinnovo è ostacolato anche dalla burocrazia imposta dal Decreto Dignità.

La “ricetta” di Tito Boeri è quella di stimolare i rinnovi di contratti a tempo determinato e sostenere le assunzioni, se si vuole contenere le perdite occupazionali.

Richiamando i dati della relazione tecnica al decreto, si può stimare che ogni settimana di Cassa Integrazione in più costi come 100.000 assunzioni di dipendenti pubblici per un anno.

Il Governo Conte, secondo lo stesso Boeri, dovrebbe prendere in considerazione la necessità di unificare i troppi strumenti oggi esistenti e semplificare le procedure per l’erogazione delle prestazioni.

“Unificare in questo momento significa rafforzare la solidarietà fra lavoratori.

Per un lavoratore obbligato a non lavorare in questi mesi ce n’è almeno un altro che ha continuato a lavorare e a percepire il proprio stipendio pieno e che è stato costretto a risparmiare dalla chiusura di molte possibilità di consumo”,

sottolinea l’economista in un’intervista su Repubblica.

Gli ammortizzatori sociali devono saper conciliare protezione con stimolo alla ricerca di un impiego alternativo, un compito che non può essere affidato ad amministrazioni diverse.

Gualtieri, “Mes attraente, ma decisione al termine dei negoziati”

Il Ministro dell’Economia Gualtieri ha parlato anche del Mes, il fondo Salva Stati europeo che potrebbe erogare fino a 37 miliardi di euro di prestiti a tassi molto bassi a patto che le risorse vengano spese dirette e indirette legate all’emergenza sanitaria Covid-19.

L’opportunità offerta dai tassi molti bassi dei prestiti europei, tra cui il MES,

“è attraente ed è chiaro che il governo valuterà con grande attenzione tutti questi strumenti.

E non appena il negoziato si sarà concluso e quindi ci sarà un quadro completo, prenderà le decisioni più appropriate su questi strumenti”,

è quanto ha sottolineato lo stesso Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, rispondendo al quesito se l’Esecutivo intenda attivare la linea di credito per l’emergenza sanitaria predisposta dal fondo di salvataggio europeo.

Il Governo sta lavorando in questi Stati generali a un obiettivo ambizioso:

“abbiamo avuto una crescita media dello 0,8%, inferiore alla media degli altri Paesi UE, dobbiamo raddoppiare crescita media e potenziale”.

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