Alex Zanardi, chi è l’Iron Man italiano? Incidente, famiglia e condizioni

Sai tutto su Alex Zanardi? Dalle corse all’incidente, scopriamo tutto quello che c’è da sapere sull’Iron Man italiano

Alex Zanardi

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su Alex Zanardi!

L’infanzia e gli inizi di Alex Zanardi

Nasce a Bologna, il 23 ottobre del 1966, sotto il segno zodiacale dello Scorpione. La passione per lo sport comincia quando, a 14 anni, il padre gli regala il suo primo kart. Da quel momento, Zanardi inizia a praticare regolarmente l’attività in compagnia di alcuni amici.

L’esordio del futuro campione avviene a Vado, in una gara promossa dalla Pubblica Assistenza nel 1980. Ci vorranno varie stagioni prima che l’atleta italiano raggiunta ottimi risultati. I primi obiettivi vengono già raggiunti nel 1983 e nel 1984, ma è il 1985 l’anno della svolta.

I successi dell’atleta

Nel 1985, Zanardi riesce a conquistare il titolo italiano. Dopo tre anni, esordisce nella F3 italiana, ma la prima vittoria arriva nel 1990. Nel 1991 passa in Formula 3000, dove attira le attenzioni di diversi addetti ai lavori di Formula 1.

In Formula 1, il debutto dell’atleta avviene nel Gran Premio di Spagna. Zanardi si ritrova in una situazione alquanto complessa, per via della mancanza di sponsor, ed è costretto ai cambi di scuderia.

Dopo la vittoria del mondiale di Formula Kart nel 1997, partecipa al Campionato mondiale di Formula 1 1999.

Il primo incidente

Il 15 settembre 2001 Alex Zanardi si presenta all’appuntamento europeo del Lausitzring. Si decide di non disputare le qualifiche per via di un violento acquazzone che potrebbe rivelarsi pericoloso. Per questa ragione, la griglia viene determinata in base alla posizione in campionato.

Benché parta 22°, Zanardi riesce a recuperare posizione su posizione, portandosi al primo posto. A tredici giri dalla fine, però, perde improvvisamente il controllo della vettura e si scontra con Alex Tagliani.

Le conseguenze per Zanardi sono terribili: il campione perde irreversibilmente l’uso della gambe.

La vita dopo l’incidente

Dopo l’incidente, la vita di Zanardi cambia completamente. L’atleta comincia a partecipare a varie manifestazioni per atleti disabili e intraprende una nuova carriera sportiva nel paraciclismo.

Il campione vince 4 ori olimpici, 2 a Londra e 2 Rio De Janeiro, e 2 argenti, uno per olimpiade. Nei Mondiali su strada vince 12 ori, 5 argenti e 1 bronzo dal 2011 al 2019.

Il percorso televisivo

Oltre che uno sportivo, Zanardi è anche un personaggio televisivo. Nel 2010 esordisce come conduttore, presentando su Rai 3 il programma di divulgazione scientifica “E se domani”, incentrato sulla scienza e sulle nuove tecnologie.

Dal 2012, invece, conduce il programma di divulgazione sportiva “Sfide”, sempre su Rai 3. Appare sporadicamente come guest star nella sitcom di Italia 1 Camera Café, nei panni di se stesso.

Il secondo incidente

Il 19 giugno del 2020, Zanardi rimane coinvolto in un incidente con la sua handbike sulla statale 146 a Pienza, in Toscana, durante una tappa della staffetta “Obiettivo tricolore”.

L’atleta, che si è scontrato con un mezzo pesante, manifesta sin da subito le sue gravi condizioni e viene trasportato in elisoccorso al Policlinico le Scotte di Siena.

L’Italia manifesta immediatamente la solidarietà per la famiglia e gli amici e la sua speranza nei confronti di un atleta che è ormai nei cuori di tutti.

In base all’ultimo bollettino, Zanardi sarebbe attualmente in condizioni gravi, ma stabili, e si troverebbe in terapia intensiva dopo 3 ore di intervento in neurochirurgia, necessario per via delle fratture riportate alla testa.

Vita privata e curiosità

Alex è impegnato sentimentalmente con Daniela Zanardi, con la quale è felicemente sposato dal 1996. I due si sono conosciuti nel lontano 1990, quando Zanardi correva in Kart e in F3. Dall’amore tra i due è nato il figlio Niccolò.

La moglie di Zanardi gli è stata accanto in ogni momento della sua vita, da quando lo conosce, anche in quelli più difficili.

Dopo l’incidente di ieri, disperata, ha dichiarato anche anche questa volta non lo lascerà da solo.

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