Texas, spari durante una protesta antirazzista: un morto

Si è registrato un morto, nella serata di sabato, in Texas, durante le proteste antirazziste Black Lives Matter. La vittima, armata, si era avvicinata ad un’auto.

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Proprio dalla vettura è partito un colpo di pistola, che l’ha uccisa sul colpo. Al momento dell’omicidio erano in corso delle proteste antirazziste in Texas.

Un morto in Texas

Finiscono nel sangue le proteste antirazziste in Texas. Come riferisce anche Tgcom24, infatti, un uomo ha perso la vita durante le proteste di Black Lives Matter.

Secondo la ricostruzione della polizia locale, la vittima si sarebbe avvicinata ad un’auto armato di fucile. Proprio dalla vettura è partito un colpo di pistola, che l’ha ucciso.

L’uomo, ricoverato in ospedale, è morto poco dopo. L’omicidio è avvenuto durante le proteste antirazziste in Texas.

La tensione resta ancora alta in Oregon e a Portland, dove il presidente americano, Donald Trump, ha inviato agenti federali per riportare l’ordine.

Lo stesso presidente qualche giorno fa aveva definito lo slogan Black Lives Matter un simbolo d’odio. 

La morte di George Floyd e la nascita del movimento Black Lives Matter

Era il 25 maggio scorso quando George Floyd, 46enne afroamericano, venne fermato, mentre era alla guida della sua auto, da 4 agenti di polizia.

Derek Chauvin, agente con 19 anni di carriera alle spalle e diverse denunce per razzismo, tenne fermo Floyd per 9 minuti, premendogli il ginocchio sul collo.

All’arrivo dei soccorsi, il 46enne era già morto.

“I cant’breathe” è diventato lo slogan della protesta, nata dopo la morte di George Floyd.

Nel 2013, dopo l’assoluzione di George Zimmerman, che, il 26 febbraio 2012 aveva sparato ed ucciso il 17enne afroamericano Trayvon Martin, cominciò a comparire su vari social media l’hashtag #BlackLivesMatter, letteralmente: le vite dei neri contano. 

Il movimento si è poi esteso a livello internazionale, conquistando nuovo vigore dopo la morte di George Floyd.

 

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