Sospensione bollette luce, acqua e gas. In alcune città si continuerà a pagare

Emergenza Coronavirus: sospensione pagamento bollette fino al 30 aprile. Ma non sarà in tutte le città

In piena emergenza coronavirus i cittadini in quarantena si chiedono se la sospensione delle bollette luce, gas e acqua interesserà tutta l’Italia o solo le c.d. “zona rossa”.

Ebbene sì dal testo normativo contenuto nel Decreto “Cura Italia” si legge che la sospensione dal pagamento delle bollette energia elettrica, luce e gas riguarderà solo i residenti della sola «ex zona rossa».

La sospensione fino al 30 aprile riguarda solo gli utenti degli 11 Comuni dell’ex zona rossa, cioè le prime aree colpite dall’emergenza coronavirus.

Sono previsti sconti in bolletta per le famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico e fisico.

L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) ha prorogato per tutti i beneficiari le scadenze per poter presentare l’istanza di rinnovo dei bonus.

Pagamento bollette luce e gas dopo l’emergenza coronavirus

Il Presidente di Arera Besseghini ha sottolineato che le norme consentono la sospensione del pagamento, ma non l’annullamento.

«Questo significa che, passata la situazione di emergenza, si dovranno comunque pagare le bollette per i servizi che si stanno utilizzando in casa e nelle imprese»,

ha sottolineato il Presidente di Arera Besseghini in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore.

Sospensione pagamento bollette luce e gas: a chi spetta?

La sospensione del pagamento delle bollette luce e gas disposta dal Dl 9 del 2020 e scatta soltanto per gli 11 Comuni dell’ex zona rossa: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini in Lombardia e Vo’ in Veneto.

La sospensione delle bollette sarà prevista fino al 30 aprile e prevederà l’obbligo di rateizzazione automatica degli importi per il pagamento successivo.

Sospensione pagamento bollette luce e gas anche per le aziende?

Come chiarito dall’Arera nella delibera pubblicata il 18 marzo, le imprese di gestione dei servizi pubblici dovranno inserire nelle fatture l’informazione e gli importi, che saranno rateizzati automaticamente e senza interessi (non prima del 1° luglio 2020).

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