Scuola, in arrivo il concorso straordinario per assumere 32.000 precari

Scuola: dopo l’estate il Concorso per assumere 32.000 docenti precari

Dopo il vertice di Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte, è stato raggiunto l’accordo di maggioranza.

Dopo l’estate è in arrivo il concorso straordinario per l’assunzione di 32mila insegnanti precari con 36 mesi di servizio: la prova non sarà più “a crocette”, considerata del tutto iniqua, ma scritta.

Questa soluzione consentirà di

“combattere il precariato garantendo la meritocrazia”,

secondo fonti della Presidenza del Consiglio.

Concorso straordinario precari con 36 mesi di servizio: assunzione che valorizzi l’esperienza

 

I docenti precari, unti in un “Coordinamento Precari della Scuola Autocovocati”, chiedono di rivedere le modalità di assunzione rispetto a quanto previsto nel bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In effetti, i posti messi a concorso sono 32mila in proporzione ai 200.000 posti previsti in supplenze per il prossimo anno scolastico.

Il concorso straordinario consentirebbe di stabilizzare

“tutti i precari con almeno tre anni di servizio, attraverso una graduatoria per titoli e servizi, compresi i docenti con servizio esclusivo su sostegno.”

MOIGE: no all’assunzione di Docenti senza Concorso

La proposta del Bando straordinario volto all’assunzione di docenti precari senza concorso non è stata ben accolta dall’Associazione dei genitori “MOIGE”.

Viene giudicata un’iniziativa che

“minerà profondamente il livello qualitativo dei personale docente.”

MOIGE sostiene che l’emergenza COVID-19 non può giustificare azioni a detrimento della qualità formativa dei giovani.

Tutti gli studenti necessitano di personale docente selezionato ad hoc con rigore e senza scorciatoie.

Scuola, Concorso per l’assunzione di Docenti precari: la soluzione politica

Oggi lunedì 25 maggio è il giorno per votare gli emendamenti in VII Commissione cultura al Senato relativi al Decreto scuola, che dovrà essere convertito in legge entro il 7 giugno.

Tra le soluzioni possibili quella di far svolgere l’esame selettivo telematicamente, invece del colloquio finale come previsto dagli emendamenti Leu e PD.

Un mancato accordo politico potrebbe mettere a rischio la maggioranza ed innescare al contempo meccanismi che potrebbero sfuggire di mano.

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