Il figlio è ubriaco, genitori sfondano porta del pronto soccorso per farlo curare

È accaduto a Padova: due genitori hanno sfondato la porta del pronto soccorso per far curare il figlio 17enne in preda all’ebbrezza.

Pronto soccorso porta sfondata da famiglia
Pronto soccorso porta sfondata da famiglia

Il figlio di 17 anni era ubriaco e necessitava di aiuto, per questo i genitori si sono recati al pronto soccorso a Padova chiedendo assistenza.

Il gruppo, però, senza rispettare il proprio turno, arrivando a sfondare la porta del pronto soccorso.

Per questo, il nucleo familiare ha cercato di scavalcare la fila, sfondando la porta del pronto soccorso per far assistere il 17enne.

Le persone in questione sono state identificate e denunciate dalla Polizia.

I genitori avevano intimato ai dottori di controllare subito il ragazzo.

Sfondano la porta del pronto soccorso per ricevere assistenza

La famiglia che si è recata all’ospedale di Padova ha creato scompiglio al pronto soccorso.

Mamma, padre, figli di 19 e 17 anni, infatti, si sono recati in ospedale in quanto il figlio minore era ubriaco.

Tutti avevano iniziato a bere dopo il decesso di un parente.

Si sono diretti sul posto per ricevere assistenza, ma hanno creato solo confusione.

I membri della famiglia hanno sfondato la porta per avere subito l’attenzione dei medici.

I poliziotti hanno identificato subito le persone coinvolte nello spiacevole accaduto, le quali sono state denunciate per interruzione di pubblico servizio.

La famiglia ha minacciato i dottori

È stato denunciato, dunque, tutto il nucleo familiare coinvolto nella vicenda.

Il papà del 17enne ha minacciato il personale medico affinché assistesse, nell’immediato, il figlio.

Il genitore, insieme agli altri componenti della famiglia, hanno sfondato la porta dell’area adibita al soccorso a spallate.

Il dottore ha visitato – poi – il ragazzo, constatando che era effettivamente ubriaco.

La famiglia, come dichiarato dai componenti, ha iniziato a bere, in quanto, dopo aver appreso della morte di un proprio parente, si sono dedicati all’alcol, in preda alla disperazione.

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