Parigi, le nuove restrizioni: bar chiusi e altre regole anticontagio per ristoranti

Altre nuove restrizioni in Francia: vietati raduni oltre le mille persone, centri sportivi e palestre chiusi e attività fisica all’aperto vietata agli adulti.

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La capitale ha fatto scattare l’allarme di massima allerta sanitaria a causa del preoccupante aumento di contagi da COVID-19.

Le nuove restrizioni ora in vigore colpiscono duramente l’attività ristorativa e non solo: bar completamente chiusi, ristoranti con restrizioni e molto altro.

Nuove restrizioni per bar e ristoranti

Il numero dei casi cresce lento e inesorabile. Il tasso di incidenza si è avvicinato e ha oramai superato i 260 contagi su 100.000 persone. Nei reparti di terapia intensiva buona parte dei letti sono dedicati ai malati di Coronavirus e al momento il 36% sono occupati dai contagiati.

Molte strutture ospedaliere si vedono costrette ad annullare e rinviare interventi chirurgici prenotati anzitempo per liberare i posti letti e accogliere i contagiati.

Didier Lallement, prefetto della capitale, ha affermato con preoccupazione:

l’epidemia corre troppo veloce.

Per questo motivo sono state attuate nuove contro misure per abbassare il livello di trasmissibilità del virus.

Nei prossimi 15 giorni, si legge su Repubblica.it, i bar saranno costretti a rimanere chiusi mentre i ristoranti no.

Le persone potranno mangiare nei ristoranti ma ad una condizione imprescindibile: solo ed esclusivamente nei ristoranti che osservano in modo ligio e rigoroso tutte le norma anti contagio.

Il protocollo di prevenzione per i ristoranti è stato modificato aggiungendo delle restrizioni sulla scia delle regole che vigono al momento in Italia:

  1. obbligatorio tenere un registro clienti
  2. distanziamento tra i tavoli e tra le persone di minimo 1 metro e mezzo
  3. tavoli che ospitano più di 8 persone non sono concessi. Le grandi tavolate devono essere comunque separate
  4. misurare sempre la temperatura all’ingresso e non permettere a coloro che hanno la febbre di entrare nel locale

Le nuove restrizioni anti Coronavirus hanno inflitto l’ennesimo colpo alla ristorazione ma un piccolo aspetto positivo c’è: ora i ristoranti di Marsiglia e Aix-en-Provence, zone molto colpite dal Covid-19, possono aprire nuovamente se rispetteranno tutte le norme imposte.

Quello che ci sia aspettava la scorsa settimana sta accadendo: bar e ristoranti soggetti a restrizioni e non solo.

Altre regole anticontagio

Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, intende portare la capitale al livello successivo: convivere con il virus fino alla sconfitta di quest’ultimo.

La vita economica, sociale, culturale deve continuare anche se con un ritmo diverso

ha concluso la sindaca.

Anche le strutture sportive come palestre e piscine devono rimanere chiuse. All’aperto potranno praticare sport soltanto i bambini e i ragazzi, agli adulti è vietato.

Al momento sono ancora concessi i raduni di natura sportiva numericamente sotto le 1.000 persone: fino alla prossima domenica sarà ancora concesso il torneo di tennis Roland-Garros.

Le università parigine non potranno ospitare in presenza più della metà degli studenti che normalmente potrebbero accogliere: le lezioni online saranno ancora molto utilizzate.

I mercati potranno rimanere aperti ma non sarà possibile bere alcolici in strada. Negli esercizi commerciali in base alla metratura si farà entrare un certo numero di clientela e se troppo piccoli solo 1-2 clienti alla volta, muniti di mascherina.

Nelle case di riposo bisognerà avere qualche accortezza in più poiché le persone anziane sono quelle più soggette a contrarre il covid-19 e a soccombere alla malattia.

Le visite ai parenti nelle case di riposo saranno limitate allo stretto necessario e gli ospiti dovranno sottoporti al test rapido.

Il governo nutre buone speranze e crede che con un rinforzo, e una rigida osservanza, delle restrizioni si potrà finalmente notare un rallentamento del contagio: se così non dev’essere saranno adottate contro misure ancora più limitanti.

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