Omicidio Casale Monferrato, sul corpo della vittima oltre 60 coltellate

Il delitto è avvenuto nell’abitazione che la vittima condivideva con il marito in via Caccia.

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Dai primi risultati dell’autopsia, sembra esserci stato una sorta di accanimento sul corpo di Fabio Spiga.

Omicidio a Casale Monferrato: la ricostruzione di quella drammatica sera

Era martedì 27 ottobre, quando in un’abitazione di Casale Monferrato si è consumato un terribile delitto. Vittima dei fendenti mortali, Fabio Spiga, 43 anni.

A colpirlo a morte il marito, Luca Meloni, suo coetaneo. I due quella sera avevano litigato pesantemente, poi, Luca Meloni aveva deciso di uscire a fare un giro. Dopodiché, al suo ritorno a casa, la discussione era ricominciata.

È stato proprio in quel frangente che l’assassino ha impugnato il coltello ed ha ucciso quello che era suo marito da oltre 3 anni. Dopodiché, è uscito di nuovo ed ha trascorso il resto della nottata a casa di un amico.

All’alba, quando erano ormai trascorse diverse ore dal delitto, ha allertato i soccorsi, ma per suo marito non c’era ormai più nulla da fare.

I primi risultati dell’autopsia

Come riferisce anche La Repubblica, sono arrivati i primi risultati dell’autopsia. Luca Meloni si è accanito sul corpo del marito, infliggendogli 60 coltellate mortali, non 30 come inizialmente si era ipotizzato.

Il 43enne è ora accusato di omicidio volontario aggravato. Da mercoledì 28 ottobre è detenuto nel carcere di Vercelli.

Secondo gli inquirenti, l’omicidio sarebbe stato scatenato dalla gelosia di Meloni. La ricostruzione di chi indaga è quella di un raptus di follia. I due hanno discusso in camera da letto. Fabio deve aver detto qualcosa a suo marito.

Luca Meloni è corso in cucina, ha afferrato un coltello ed ha ucciso Fabio con 60 coltellate. Una sequenza di colpi inferti su tutto il corpo, dalle braccia alle gamba.

Le coltellate gli hanno reciso la giugulare, ma non è ancora chiaro se la causa della sua morte sia stata proprio quella.

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