Coronavirus, bollettino del 17 febbraio: 12.074 casi e 369 morti

Aggiornamento sulla situazione della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. I dati riportati sono quelli diffusi dal Ministero della Salute.

Il bollettino di oggi  17 febbraio 2021, con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.

Il bollettino del 17  febbraio

L’evoluzione della pandemia in Italia è monitorata regolarmente dal Ministero della Salute sul portale ufficiale. Il report divulgato ogni giorno riporta i dati riferiti alla situazione nazionale.

Dai dati si evidenzia la curva dei contagi e dei morti e la condizione degli ospedali italiani, con riferimento al numero dei pazienti sintomatici ricoverati nelle terapie intensive.

Un ulteriore dato utile per il monitoraggio riguarda il numero di tamponi eseguiti nelle 24 ore.

Di seguito tutti i dati ufficiali:

  • Nuovi Contagi:12.074 contro i 10.386
  • Morti: 369 contro i 336 di ieri
  • Pazienti ricoverati con sintomi: -4.822
  • Pazienti in terapia intensiva: 2.043
  • Guariti: 16.519 contro i 14.444
  • Tamponi: 294.411 invece dei 274.019

Come appare dai dati, la curva dei nuovi casi è in aumento rispetto a ieri, cosi come quella riferita ai pazienti guariti è in aumento rispetto alla giornata di ieri. Il dato dei tamponi è in crescita rispetto a ieri.

Variante napoletana del coronavirus

La variante napoletana del coronavirus mostra di avere alcune trasformazioni che allarmano gli scienziati, compresa quella già evidenziata nelle mutazioni sudafricana e brasiliana.

Dunque una mutazione del coronavirus, differente da quelle ad oggi registrate in Italia, ma che non si può dire sia sconosciuta.

La nuova variante è stata scoperta su un uomo di ritorno in Campania, da un viaggio di lavoro in Africa.

Il professionista è risultato positivo al tampone, e i ricercatori dell’Istituto Pascale e dell’Università Federico II di Napoli che hanno determinato la sequenza del virus hanno scoperto essere una mutazione mai registrata in Italia.

Di quella che viene chiamata la “variante napoletana” non si conoscono ad oggi l’indice di trasmissibilità, né che tipo di caratteristiche abbia dalle mutazioni, è stata chiamata B.1.525 e ha fatto la sua prima comparsa nel Regno Unito e in Nigeria.

Tuttavia come riferisce Fanpage, stando alle prime informazioni, le mutazioni di questa variante preoccupano tra gli esperti.

Nel rapporto siglato dagli studiosi del Rambaut Group dell’Università of Edinburgo, i primi ad isolare la nuova variante, è indicato che la famiglia dei B.1.525 mostra delle “aberrazioni” simili alla variante B.1.1.7 a livello della proteina Spike, utilizzata per tenere insieme le cellule umane e introdursi al loro interno.

Questa variante, presente anche nella mutazioni isolate in Sudafrica e Brasile, ed è uno dei fattori che da più preoccupazioni.

Stando alle argomentazioni degli scienziati, a lei potrebbe essere conferita la prerogativa del virus di eludere la risposta immunitaria derivata dalle infezioni.

Questo tipo di modificazione alla fine potrebbe essere una caratteristica insidiosa anche in quella cui è stato dato il nome di “variante napoletana”, dove il virus ha la possibilità di sottrarsi all’identificazione da parte degli anticorpi.

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