Cadavere nel sacco a pelo, emerge la testimonianza agghiacciante: “Minacce continue”

Il cadavere nel sacco a pelo di Simonetta Gaggioli ha lasciato un grande punto interrogativo. Ma ora una testimonianza agghiacciante potrebbe far luce sull’intera vicenda

Cadavere nel sacco a pelo
Cadavere nel sacco a pelo – Gaggioli

Simonetta Gaggioli – il cui cadavere nel sacco a pelo è stato ritrovato per caso – è morta per circostanze ancora da chiarire. Ma una testimonianza ha lasciato tutti senza parole.

La morte di Simonetta Gaggioli

Nella strada della vecchia Aurelia vicino a Piombino, per caso dopo un incidente è stato visto un sacco a pelo buttato tra le erbacce con dentro un cadavere.

Lo stato di decomposizione si presentava avanzato, calcolando che il corpo stava in quella posizione da circa una settimana sotto il sole cocente di quelle giornate torride. Il riconoscimento è avvenuto tramite Dna e grazie ad alcuni gioielli indossati dalla vittima prima di morire.

Una prima segnalazione di scomparsa era stata fatta dalla sorella e la nipote, preoccupate nel non vederla più. Successivamente ad una settimana dalla stessa il figlio ha sporto denuncia in quanto non preoccupato: spesso e volentieri infatti la madre passava del tempo dagli amici, senza farsi sentire.

Figlio e nuora sono ora indagati per occultamento di cadavere, come conferma anche il Telegrafo.

La testimonianza a La Vita in Diretta Estate

Tutta la comunità di Follonica è sotto shock, descrivendo Simonetta come una donna gentile e molto premurosa. A La Vita in Diretta Estate, un testimone ha rilasciato una dichiarazione agghiacciante, sostenendo – confermato anche da altri testimoni – che i due indagati avessero molti problemi di lavoro:

“hanno minacciato anche me, li ho dovuti allontanare”

Non solo perché anche durante il giorno le loro litigate si sentivano per tutto il palazzo:

“i carabinieri venivano chiamati nel cuore della notte…litigavano violentemente. Lei veniva a lavoro con i lividi…”

Il figlio sembra quindi che non parlasse molto bene della madre, al contrario della nuora:

“in momenti di rabbia non le rivolgeva parole dolci. tutti lo consideravano un esaltato”

Una donna che per loro – come si evince dall’intervista – faceva tutto sia a livello economico e sia a livello familiare guardando i nipoti.

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