Cadavere nel sacco a pelo, svolta nelle indagini: emergono i singolari risultati dell’autopsia

La donna cadavere nel sacco a pelo era stata trovata per caso, ora però l’autopsia ha rivelato qualcosa di molto importante

Cadavere nel sacco a pelo
Cadavere nel sacco a pelo

Il cadavere nel sacco a pelo era stato trovato durante il torrido 3 agosto, quasi per caso. Ma ora per Simonetta Giaggioli c’è una svolta nelle indagini.

Il ritrovamento del corpo e i dubbi sui familiari

Era il 3 agosto 2019 quando un corpo era stato ritrovato per caso dentro un sacco a pelo su una strada sterrata in provincia di Livorno. La donna è stata identificata come Simonetta Gaggioli, scomparsa da casa del figlio e della nuora da alcuni giorni.

Gli stessi non avevano immediatamente denunciato la scomparsa della donna, in quanto solita a recarsi da qualche amica per il week end e fermarsi per alcuni giorni. Una storia controversa dove nel mirino sono finiti subito i suoi familiari.

Come si evince dai media locali, figlio e nuora sono stati nuovamente interrogati e hanno risposto a tutte le domande in maniera lineare e definita.

Ora però emergono i risultati dell’autopsia che portano l’attenzione su un dettaglio molto importante.

I risultati dell’autopsia

I media locali fanno emergere i risultati dell’autopsia sulla donna, dove si esclude violenza ma sarebbe stato evidenziato un terzo elemento esterno che potrebbe aver provocato e/o contribuito al decesso di una donna già malata con ipotesi di avvelenamento.

Gli inquirenti per ora non lasciano trapelare nulla, anche se da quanto emerso ci potrebbe essere un sovradosaggio di farmaci oppure avvelenamento sempre da farmaco.

All’accusa di occultamento di cadavere ora si aggiunge anche l’omicidio. Ora si attende la chiusura delle indagini e come la Procura vorrà andare avanti.

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