Bimba rom esclusa dal servizio scuolabus: all’asilo in taxi grazie ad una colletta

La bambina era costretta a percorrere 3 km al giorno per raggiungere la sua scuola ed altrettanti per fare ritorno a casa.

bimba rom scuolabus

 

Il servizio di scuolabus le era stato tolto perché non residente nel comune di Collegno.

Bimba rom senza scuolabus: 3 chilometri al giorno per arrivare a scuola

Ogni giorno doveva camminare per 40 minuti per poter raggiungere la scuola ed altrettanto tempo impiegava per fare ritorno a casa. Protagonista della vicenda una bimba rom di 4 anni, cui è stato negato il servizio di scuolabus perché non residente in Italia.

La bambina vive con la sua famiglia nel campo nomadi di Strada della Berlia, a Collegno, in provincia di Torino. Il campo dista circa 3 chilometri dalla scuola e la bambina, insieme ad uno dei genitori, era costretta a percorrerne 6 ogni giorno, tra andata e ritorno.

Il papà ha la nazionalità comunitaria, ma non quella italiana, che starebbe aspettando ormai da mesi. L’uomo ha quindi deciso di presentare un ricorso al Comune di Collegno.

L’anno scorso la bambina usufruiva ancora del servizio di scuolabus, che invece quest’anno le è stato negato.

Colletta per il taxi

Finalmente, la bambina non sarà più costretta a fare 6 chilometri al giorni a piedi per andare a scuola e tornare a casa. Come riferisce anche La Stampa, infatti, un gruppo di cittadini di Collegno si è offerto di pagarle il taxi ogni giorno.

“Un gruppo di persone si è messo in contatto con la cooperativa taxi Torino e da lunedì potrà andare a scuola senza doversi fare cinquanta minuti a piedi”

ha fatto sapere il legale del padre.

Intanto, per il prossimo 15 dicembre è attesa la prima udienza. Il Tribunale dovrà decidere se concedere o meno la cittadinanza italiana alla famiglia della bambina, consentendole, in questo modo, di usufruire del servizio di scuolabus come i suoi compagni di scuola.

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