Bimba rom resta senza scuolabus, “Non è residente”: 40 minuti a piedi per raggiungere scuola

La piccola, 4 anni, vive con la famiglia nel campo nomadi di Strada della Berlia, a Collegno.

bimba rom senza scuolabus

Il padre, che ha la cittadinanza comunitaria, ma non quella europea, ha già presentato ricorso al Comune.

Bimba rom resta senza scuolabus

Ogni giorno deve percorrere 40 minuti a piedi per andare a scuola ed altrettanti è costretta a farne per rientrare a casa. Protagonista di questa anomala vicenda una bimba rom di 4 anni, che si è vista tagliare il servizio di scuolabus perché non residente in Italia.

In realtà la piccola vive con i genitori ed il fratellino nel campo nomadi di Strada della Berlia, a Collegno, provincia di Torino.

Come riferisce anche l’Ansa, il papà della giovanissima studentessa ha la nazionalità comunitaria, ma non quella italiana, che avrebbe chiesto ormai da diverso tempo, senza riscontri positivi.

Presentato un ricorso

L’uomo ha quindi deciso di presentare un ricorso, tramite il suo legale, al Comune di Collegno. Il campo rom in cui vivono dista tre chilometri dalla scuola che frequenta la bambina, che quindi, ogni giorno è costretta a camminare per 80 minuti, tra andata e ritorno, per raggiungere la scuola e fare ritorno a casa.

Sembra che l’anno scorso la piccola usufruisse ancora del servizio di scuolabus, che invece quest’anno le è stato negato.

“Il padre è ansioso di volersi inserire nel contesto sociale italiano e di voler garantire ai suoi figli un futuro migliore lontano dal campo rom”

ha fatto sapere il legale dell’uomo.

Va da sé che la garanzia dell’accesso ai servizi pubblici, quali salute, istruzione e lavoro sia certamente un passo preliminare e necessario, ha spiegato il suo avvocato.

Il Comune di Collegno non avrebbe accettato la richiesta di residenza perché l’uomo è senza lavoro e non può dimostrare di essere indipendente dal punto di vista economico.

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