Basilico, un ingrediente cancerogeno da evitare?

Il basilico è cancerogeno? Potrebbe essere pericoloso consumarlo in certe quantitativi: la risposta degli studi medico-scientifici.

basilico in vaso – iStock

Il basilico è alla base di tanti condimenti della cucina italiana come ad esempio il delizioso pesto alla genovese, ma è un alimento cancerogeno?

Negli anni molti hanno sospettato che potesse essere dannoso per la salute.

Non è mai stato inserito nella lista ufficiale dell’IARC dei cibi cancerogeni ma si pensa possa essere pericoloso consumarlo perché possiede un’alta concentrazione di una sostanza genotossica e cancerogena: il metil-eugenolo.

Possiamo mangiarlo stando tranquilli oppure no? La parola agli esperti.

Basilico cancerogeno? Cos’è il metil-eugenolo

Il basilico ha un profumo inebriante che tutti amiamo. Tale profumazione è dovuta alla combinazione di alcune sostanze: il metil-eugenolo, ritenuto cancerogeno, e altre sostanze come l’eugenolo che funge da pesticida naturale.

Il metil-eugenolo risulta essere particolarmente utile alla pianta di basilico quando è ancora giovane e in fase di sviluppo (più piccola di 10 cm) perché allontana gli insetti e i parassiti.

Nelle piantine giovani di basilico la concentrazione è altissima, invece nelle piante più adulte il metil-eugenolo si converte in eugenolo (non cancerogeno).

Molte aziende alimentari produttrici di pesto alla genovese scelgono appositamente le foglie di basilico grandi (appartenenti a piante adulte) così da non avere un’alta concentrazione di metil-eugenolo nelle foglie.

Gli studi scientifici cosa dicono

Nel 1999 un report del Comitato scientifico della Commissione Europea ha segnalato il basilico come alimento tossico.

Uno studio italiano nel 2001 ha denunciato la presenza di elevate quantità di metil-eugenolo nelle foglie di basilico: 600 volte superiore al limite consentito.

Negli anni successivi un’ altro studio ha condotto un esperimento somministrando pesanti quantità di metil-eugenolo a dei gruppi di roditori. La dose era pari a 150 volte superiore a quanta ne assumerebbe una persona che mangia giornalmente pasta al pesto.

I risultati dello studio, come anche quelli di altri simili, hanno evidenziato l’assenza di presupposti per dichiarare la possibilità di effetti avversi sulla salute umana nel consumo di metil-eugenolo.

La quantità assunta fa la differenza, infatti si sa che “è la dose a fare il veleno”. Bisognerebbe assumere quantità troppo elevate di questa sostanza tossica affinché sia cancerogena per la salute, quindi un normale consumo non ha effetti negativi sull’organismo.

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Il dietista Francesco Arcidiacono conferma:

Non riscontro nessuna controindicazione al consumo di basilico dal punto di vista del rischio di sviluppare un cancro

Consumare il basilico in sicurezza

Il basilico è stato quindi scientificamente scagionato dall’accusa di essere cancerogeno, mangiarlo in dosi normali e anche quotidianamente non comporta rischi per la salute.

Con l’estate alle porte il basilico invade le nostre tavole sotto ogni forma e possiamo quindi mangiare pasta al pesto, caprese e pizza margherita in totale tranquillità!

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