Alvin, il bambino portato in Siria dalla madre torna in Italia: “Non sa più parlare italiano”

Sta per tornare in Italia il bambino portato in Siria dalla madre che voleva arruolarsi nell’Isis

bambino portato in Siria

È in arrivo in Italia il bambino portato in Siria dalla madre per unirsi all’Isis.

La storia del bambino portato in Siria

Lo aveva preso con sé e portato in Siria perché lei voleva arruolarsi tra le fila dell’Isis. Alvin Berisha, bimbo albanese di 11 anni, era stato portato via da Barzago, in provincia di Lecco, nel 2014. La madre del bambino, Valbona Berisha, aveva lasciato il marito per unirsi ai combattenti dell’Isis.

Così il 17 dicembre 2014 aveva fatto perdere le sue tracce, per partire alla volta della Siria. Il bambino, che all’epoca dei fatti aveva 6 anni, era il più piccolo dei 3 figli della donna e del marito, Afrimm Berisha.

Berisha, ben integrata nella comunità leccese, a poco alla volta si era avvicinata all’estremismo islamico. Nel 2014 quindi la decisone di lasciare il maarito e scappare con il piccolo Alvin.

Il ritorno in Italia

Il bambino si trovava nel campo profughi di Al Hol in Siria, dopo che la madre era morta in un’esplosione durante un combattimento.

Il papà del piccolo non si era mai arreso. Più volte si era recato in Siria per cercarlo, raccontando di essere anche riuscito a parlare con il piccolo Alvin. Di Berisha e del bambino non si erano avute più notizie, fino a quando un servizio de “Le iene” non ha riacceso i riflettori sulla vicenda.

La mamma del bambino avrebbe messo anche il piccolo a disposizione degli estremisti islamici. Alvin in Siria avrebbe frequentato un campo di addestramento militare per imparare a combattere e ad usare le armi.

Stando alle prime indiscrezioni trapelate, il bambino potrebbe fare ritorno in Italia già nel pomeriggio di domani. La sua liberazione è il risultato di una lunga collaborazione tra la Croce Rossa italiana e la Mezzaluna Rossa, associazione umanitaria curda.

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