Isis, l’Onu lancia l’allarme per nuovi attentati entro la fine del 2019

Il rapporto dell’Onu sull’Isis non lascia molto all’immaginazione e nuovi attentati sono attesi per la fine di quest’anno. Vediamo insieme i dettagli

Isis
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L’Isis ha intenzione di sferrare nuovi attacchi? Questa l’ipotesi del rapporto Onu. Ma cosa ci dobbiamo aspettare?

Il rapporto Onu su nuovi attacchi terroristici

Il rapporto rilasciato dai servizi dell’Intelligence di tutti i Paesi, in base a dati specifici, conferma che nel Mondo ci dovrebbero essere ancora 30.000 foreign fighter vivi e pronti all’azione da un momento all’altro.

Questi pericolosi combattenti – secondo il documento – sono in grado di unirsi con le forze di Al Quaeda o altri terroristi. Non solo, perché molti di questi sono pronti a diventare leader e portare alla luce nuovi attacchi inaspettati.

Nonostante il Califfato non sia più localizzabile geograficamente – in quanto non più esistente – l’estremismo non si è indebolito ed è disseminato in vari Paesi.

I possibili obiettivi degli attentati

Secondo il documento l’Europa resta il maggiore centro di attenzione per gli attentati, considerando che dei 6mila cittadini europei unitosi ai gruppi un terzo è stato ucciso o è prigioniero (mentre altri sono fuggiti).

L’Onu conferma inoltre che queste forze hanno pieno accesso a fondi monetari che ammontano sino a 300 milioni di dollari, utilizzando la propaganda come canale di informazione e come marchio per seminare il panico:

“quando avrà tempo e spazio, avranno modo per reinvestire in operatività esterna facilitando gli attacchi”

Concludendo evidenziando che

“tale pausa potrebbe non durare a lungo, forse nemmeno fino alla fine del 2019”

Un dato che getta le persone nel panico, in quanto attacchi inaspettati e mai con un unico obiettivo ripetuto nel tempo.

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