Autostrade, Ipo ad inizio 2021 e aumento di capitale da almeno 3 miliardi con Cdp che sale al 33%

Autostrade, ecco come sarà il nuovo assetto societario

Dopo due anni di braccio di ferro e lunghe trattative in merito al Dossier Autostrade, il destino della società sembra essere giunto ad un vero punto di approdo.

Si prevede un’uscita dilazionata nel tempo dell’azionista di maggioranza Atlantia da Aspi entro un anno, l’ingresso della Cassa depositi e prestiti con un incremento di capitale da almeno 3 miliardi, lo Stato che diventa azionista di riferimento e la quotazione della società in Borsa.

Nel prossimo futuro dell’assetto societario di Autostrade vi sarà una scissione di Aspi contestuale all’Ipo che vedrà la holding Edizione diluirsi all’11%.

La garanzia del debito di Aspi (cinque miliardi) oggi in capo ad Atlantia passerà a carico dei nuovi investitori.

Sarebbe questo l’iter che dovrebbe essere seguito per il riassetto della concessionaria, tuttavia, è possibile che nei prossimi giorni si definiscano ulteriori dettagli e aggiustamenti.

Sebbene i capisaldi siano stati definiti, il prossimo step dovrà essere l’accettazione formale da parte del governo della proposta di Aspi-Atlantia.

Cdp prenderà 33% Autostrade tramite aumento capitale

Un elemento chiave di tutto il riassetto societario sarà il valore di Aspi a cui avverrà l’aumento di capitale: il valore di mercato sarà frutto di una valutazione effettuata da esperti del settore.

Secondo quanto riporta Reuters Atlantia venderà anche una partecipazione del 22% circa in Autostrade a investitori privati designati da Cdp.

Questo iter in più fasi metterà migliaia di chilometri di autostrade sotto il controllo dello Stato dopo la lunga disputa sorta a seguito del crollo del Ponte Morandi nel 2018.

Altre due fonti riferiscono che Blackstone e Macquarie sono tra i fondi interessati a investire in Autostrade. Le due società in merito al Dossier Autostrade non hanno commentato.

Autostrade, nuovo assetto societario ed ingresso di investitori istituzionali

Nel nuovo assetto societario di Autostrade vi sarà l’ingresso nel capitale azionario di investitori istituzionali, anche internazionali.

Il riassetto, compresa l’Ipo, avrà comunque tempi tecnici piuttosto lunghi: circa 6 mesi nella migliore delle ipotesi e potrebbe così concludersi a inizio 2021.

Come riporta Reuters il nuovo assetto azionario di Aspi vedrà un blocco composto da Cdp (33%) con investitori istituzionali (22%) che formeranno una maggioranza del 55%.

Edizione deterrà una quota pari all’11% e potrà decidere se conservare la quota o cederla via via sul mercato.

Gli altri soci di Atlantia con quote ancora più ridotte; sia la cordata guidata da Allianz (oggi al 7%) sia i cinesi di Silk Road (oggi al 5%) risulteranno diluiti.

Autostrade, l’intervento del Ministro dell’Economia Gualtieri e del ministro dei Trasporti

Sul Dossier Autostrade il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, rivendica l’unità dell’esecutivo e il ruolo decisivo del premier:

“Il governo è stato impegnato a lungo ed è stato unito. La determinazione di Conte è stata decisiva per realizzare il passo avanti finale.

Quando si è uniti – sottolinea il ministro – si ottengono risultati molto importanti. Non c’è stata nessuna trattativa nella maggioranza. È una vittoria dello Stato, dei cittadini che afferma il primato dell’interesse pubblico.

Ci sarà un assetto societario completamente nuovo”.

Come anticipato dallo stesso Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli

“Aspi diventerà una società a controllo pubblico, una public company con il controllo da parte di Cdp, investitori istituzionali aperta anche agli investimenti dei cittadini».

Atlantia perderà l’88% di Aspi entro un anno e ci sarà il primo passaggio di perdita del controllo.

Si tratta di operazioni che necessitano di almeno un anno di tempo, ma già da settembre ci sarà il primo passaggio di perdita del controllo.

«La soluzione della vicenda Aspi del governo tutela l’interesse pubblico di tutti gli italiani e i lavoratori dell’azienda.

Ora avanti con gli investimenti già definiti per le infrastrutture e le fondamentali opere di manutenzione per la sicurezza delle nostre autostrade»,

riporta un tweet del Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli.

 

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