Allerta meteo, il maltempo fa parte della nostra vita: quali sono le conseguenze?

Ogni volta che si ha maltempo ormai si lancia un’allerta meteo per avvisare di nubifragi ed esondazioni

Allerta meteo
Allerta meteo

Siamo di fronte ad evidenze dell’allerta meteo e del cambiamento climatico, che però non sono state affrontate dalla politica. Il decreto clima potrà migliorare la situazione? Si spera che questo possa avvenire, soprattutto viste le ultime tragedie avvenute nel nord Italia ed ora in Sicilia. Al di la del costo materiale, il prezzo più alto, sono state le vite umane perse. Nonostante l’autunno sia sempre stata una stagione ricca di fenomeni estremi, a causa dei cambiamenti climatici queste manifestazioni sono diventate veramente molto preoccupanti.

Si passa dalla siccità alle precipitazioni intense e concentrate. Questo fa aumentare il rischio idrogeologico e secondo i dati ISPRA il 91% dei comuni sono a rischio di dissesto.

Le possibili conseguenze di questi cambiamenti

Con questi cambiamenti continui porteranno a perdite fino all’1% della produzione, danni che potrebbero superare i 30 milioni nel settore agricolo, causate dall’erosione del suolo. Questo si deve sommare alla conta delle vittime, perché sempre più spesso a pagarne il prezzo sono purtroppo coloro che vengono sorpresi da questi fenomeni. Per questo motivo, non si possono più ignorare.

Agire comunque non è una cosa semplice, dato che si richiedono interventi economici, sociali molto pesanti. Tutto questo andrebbe inoltre a discapito di eventuali misure più popolari e d’immediato consenso. Sarebbe un sacrificio per chi fa politica, affrontare questi temi con interventi di lungo periodo, che potrebbero ammazzare il consenso e la carriera.

La campagna Energia e Clima di Greenpeace

Andrea Boraschi, responsabile di questa campagna ha detto che la frequenza di questi cambiamenti ed eventi sono da attribuire all’azione dell’uomo. Per questo motivo, non possiamo parlare di casualità e sottolinea

“che ci sono responsabilità che la politica e l’industria, in particolare quella energetica, devono assumersi per garantire un futuro dove a farla da padrone non sia il caos climatico”

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