Incontro Meloni-Salvini, “Grande collaborazione e unità di intenti”

Dopo l’incontro con Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, di ieri, Giorgia Meloni oggi ha visto il leader della Lega, Matteo Salvini. Al centro del vertice nel Palazzo dei Gruppi di Montecitorio la formazione del nuovo governo, anche se alcune fondi di Fratelli d’Italia hanno smentito che tra i due si sia parlato di nomi e incarichi.

Meloni Salvini
Giorgia Meloni e Matteo Salvini – lettoquotidiano.it

Sicuramente, però, come hanno scritto nella nota congiunta Meloni e Salvini, si lavorerà insieme con “grande collaborazione e unità di intenti“, anche perché il momento che l’Italia sta vivendo non è dei migliori e i due leader sentono la responsabilità che gli elettori gli hanno affidato domenica alle elezioni politiche.

Incontro Meloni-Salvini: “Grande collaborazione e unità di intenti”

Malgrado alcune ricostruzioni giornalistiche, tra Giorgia Meloni, futura e prima presidentessa del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana, e Matteo Salvini, numero uno della Lega e suo alleato nella coalizione di centrodestra, non c’è neanche l’ombra di una crisi. Anzi.

Oggi i due leader si sono incontrati al Palazzo dei Gruppi di Montecitorio, a Roma, per fare una sorta di punto della situazione, ma soprattutto per ribadire il patto che hanno sottoscritto, assieme a Silvio Berlusconi, che li ha impegnati durante la campagna elettorale per portare avanti una proposta comune e condivisa, e che hanno li terrà insieme nella formazione di un governo per i prossimi cinque anni (se tutto va bene).

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Matteo Salvini, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Maurizio Lupi – lettoquotidiano.it

Il colloquio, primo dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche, si è svolto in un clima di grande collaborazione e unità di intenti“, hanno scritto in una nota congiunta da Fratelli d’Italia e dal Carroccio, dove poi hanno espresso la “soddisfazione per la fiducia data dagli italiani alla coalizione” con il quale li hanno onorati di una grande senso di responsabilità che si dovrà tradurre in fatti concreti.

D’altronde, hanno chiarito dopo, il vertice, a cui non era presente nessun esponente del partito di Berlusconi, Forza Italia, serviva anche per capire quali sono le priorità e le urgenze che si dovranno affrontare sia nell’esecutivo, sia in Parlamento “anche alla luce della complessa situazione che l’Italia sta vivendo“.

Un incontro, ancora, quello tra la leader di Fratelli d’Italia e il Capitano che Meloni stessa ha salutato con ottimismo: “Io lo sono sempre, mi ha portato fin qui“, ha detto ai cronisti quando è uscita dal suo ufficio. Salvini, dal canto suo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma la pagina social della Lega parla chiaro.

Incontro Meloni-Salvini, fonti di Fratelli d’Italia: “Non abbiamo parlato di nomi o di incarichi”

A proposito di passare dalle parole ai fatti, fonti di Fratelli d’Italia hanno chiarito che “né oggi, né in questi giorni” Meloni e Salvini abbiano discusso di “nomi, incarichi, attribuzioni di deleghe, né separazione di ministeri“. Hanno anche precisato che tutti i retroscena che sono stati pubblicati “su presunti veti” sono privi di fondamento. Cosa che aveva già fatto la stessa leader su Twitter in mattinata.

Sul toto-ministri, tra l’altro, ha parlato anche il responsabile dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, a The Breakfast Club su Radio Capital: “Non mi permetterei mai di parlare ora di lista di ministri per rispetto istituzionale“, ha detto prima di precisare che la presidentessa del partito ancora non ha ricevuto alcun incarico.

Donzelli in mattinata era stato accostato al Ministero per i Rapporti con il Parlamento, così come Salvini potrebbe rimanere fuori dalla squadra di governo. Ecco, a domanda diretta, l’esponente di FdI ha risposto che è più probabile che diventi ministro il leader della Lega rispetto a lui. “Non so quale ministero, non se ne può parlare oggi. Posso parlare di me, quello che faccio mi piace mi viene benino e spero di continuare a farlo. Poi tutto quello che decide Giorgia Meloni andrà bene, anche fare il militante semplice“, ha detto prima di concludere che, anche la possibilità di avere un dicastero dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza non è un problema, al momento. “In Italia c’è la tentazione di fare un ministero ogni volta che c’è un nuovo tema. Si devono semplicemente portare avanti i progetti e adeguare il Pnrr ai mutati cambiamenti internazionali“.

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