Elezioni 25 settembre, un assaggio del confronto che ci sarà oggi tra Meloni e Letta

Oggi alle 18, Giorgia Meloni ed Enrico Letta si incontreranno nel primo e unico faccia a faccia prima delle elezioni del 25 settembre. Il dibattito verrà trasmesso da Corriere.it e verrà mediato dal direttore, Luciano Fontana. Non ci sarà, invece, il confronto a Porta a porta a causa della decisione dell’Agcom di annullarlo per la violazione della legge sulla par condicio.

Letta Meloni
Enrico Letta e Giorgia Meloni – lettoquotidiano.it

L’occasione di oggi per i leader di Fratelli d’Italia e Partito democratico, che probabilmente si daranno battaglia fino all’ultimo per chi si laureerà primo schieramento, è stato anticipato da un confronto sull’Unione europea e anche sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, che Meloni vorrebbe rinegoziare, mentre Letta crede che i soldi debbano essere usati tutti e subito.

Elezioni 25 settembre, l’antipasto del confronto tra Meloni e Letta

Giorgia Meloni ed Enrico Letta, rispettivamente la leader di Fratelli d’Italia e il segretario del Partito democratico, sono stati definiti da più parti, anche dal loro avversario Carlo Calenda, i “Sandra e Raimondo della politica“.

Se Mondaini e Vianello litigavano per scherzo, o per esigenze di copione, non si può dire la stessa cosa dei due capi politici di centrodestra e centrosinistra, entrambi che si candidano a guidare lo schieramento più votato in vista delle elezioni del 25 settembre con cui gli italiani rinnoveranno i due rami del Parlamento.

Meloni e Letta
Giorgia Meloni ed Enrico Letta – lettoquotidiano.it

Di sondaggi, ora, non si può più parlare a causa della legge sulla par condicio, nonostante questa, però, oggi saranno ospiti del Corriere.it (il sito del Corriere della Sera) dalle 18 per il primo e unico confronto prima del voto, considerato l’annullamento da parte dell’Agcom di quello che si sarebbe dovuto tenere a Rai uno, nel programma di Bruno Vespa, Porta a porta.

Di cose, anche prima dell’inizio vero e proprio della campagna elettorale, se ne sono dette parecchie Meloni e Letta, anche pochi minuti fa. Alle parole di quella che potrebbe diventare la prima presidentessa del Consiglio donna della storia d’Italia, infatti, ha risposto chi un posto a Palazzo Chigi, anche se per poco, da primus inter pares lo ha già occupato. Ma vediamo insieme come hanno ulteriormente surriscaldato il terreno prima del dibattito di cui saranno protagonisti.

Elezioni 25 settembre, Meloni: “Con FdI, per l’Ue è finita la pacchia”. Letta: “Temo che sarà finita per l’Italia”

Dal palco di una delle roccaforti del Pd, ovvero Milano, a piazza del Duomo Meloni ha parlato di tantissimi argomenti, tra cui la campagna elettorale, l’Unione europea, ma anche delle proposte di Fratelli d’Italia.

In completo d’ordinanza, quasi, davanti a una folla festante, la leader del centrodestra ha iniziato il suo comizio dalle parole di Michele Emiliano, governatore della Puglia, che aveva detto in precedenza che si doveva sputare sangue. “È una campagna elettorale molto violenta da parte degli avversari, si riesce a parlare poco ai cittadini, la sinistra preferisce passare la giornata a cercare di costruire il mostro. Non hanno argomenti, è normale che parlino di noi anche se queste cose non sono normali“.

Poi l’accenno al governo dei migliori, come l’ha definito la stessa Meloni, che ci “hanno lasciato un debito di 116 miliardi“, e l’Italia che “non è messa in una situazione facile, non va tutto bene. l’Italia che ci viene consegnata è il fanalino di coda in tutti Paesi europei“.

Non sappiamo se abbiamo sconfitto la pandemia – ha ammesso – abbiamo i prezzi dell’energia alle stelle, rischiamo una crisi alimentare, etc. Non è la congiuntura migliore per governare l’Italia in queste condizioni“. Poi la frase clou (a cui ha risposto con qualche ora di ritardo anche Letta): “In Europa sono preoccupati per il governo Meloni. Con noi la pacchia è finita, ci metteremo a difendere gli interessi nazionali come fanno gli altri Paesi“.

Ma come potrebbe essere una minaccia per l’Europa in effetti? A margine del comizio ha risposto così: “Difficilmente potrei esserlo visto che sono presidente di una delle più stabili e forti famiglie europee”, ovvero l’Ecr.

Arrivando alla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, il segretario dem ha dichiarato dal canto suo: “Meloni dice che la pacchia è finita per l’Ue? Temo che sarebbe finita per l’Italia…“. Salvo poi spiegare come il loro governo “in continuità con Draghi, avrebbe risultati migliori di quelli di un centrodestra in cui vedo Meloni dire che la pacchia è finita per l’Europa, una frase inquietante. Meloni dice che Pnrr va rinegoziato: no, quei soldi vanno usati e usati subito“.

Certo, ha spiegato ancora l’ex premier, “io credo fortemente che in politica bisogna tentare di avere rapporti buoni e cerco di staccare sempre il rapporto umano dalla politica. Io ho una profonda distanza politica con Meloni. Oggi ognuno di noi dirà la sua e sarà un momento importante di confronto, utile per chi ci seguirà perché si farà un’idea delle diverse posizioni“, ha concluso.

Ne vedremo delle belle, insomma.

Impostazioni privacy