Morte George Floyd, l’agente Derek Chauvin condannato a 22 anni e 6 mesi

L’ex poliziotto è stato accusato di omicidio di terzo grado. I parenti dell’afroamericano avevano chiesto una condanna a 30 anni di carcere.

condannato Chauvin

Anche il presidente americano Joe Biden ha commentato la sentenza di condanna, definendola appropriata.

L’arresto dei 4 poliziotti

Era il 25 maggio dello scorso anno quando George Floyd, 46enne afroamericano, venne fermato da 4 agenti di polizia, mentre era alla guida della sua auto.

Il poliziotto Derek Chauvin, 19 anni di carriera alle spalle e diverse denunce per razzismo, tenne fermo il 46enne, premendogli il ginocchio sul collo, per quasi 9 minuti.

All’arrivo dei soccorsi, George Floyd era già morto.

“I cant’ breathe” è diventato lo slogan della protesta, che dal giorno della morte dell’afroamericano è andata avanti per diverse settimane.

Derek Chauvin è accusato di omicidio volontario.

Incriminati gli altri 3 agenti presenti al momento del fermo di Floyd.

I tre poliziotti incriminati sono: Thomas Lane, J. Alexander Kueng e Tou Thao ed erano già stati licenziati quando era scoppiato il caso Floyd.

La condanna di Chauvin

Pare che tra George Floyd e Derek Chauvin ci fossero degli attriti, già tempo prima dell’arresto. A dichiararlo un uomo che aveva lavorato con entrambi nella discoteca El Nuevo Rodeo di Minneapolis, incendiata durante le proteste.

Il testimone avrebbe dichiarato di alcuni contrasti che il 46enne e l’agente avrebbero avuto, soprattutto per via del comportamento aggressivo di Chauvin.

La tesi del testimone trova riscontro anche nelle dichiarazioni dei familiari di Floyd, secondo i quali la morte del 46enne non sarebbe legata soltanto a motivi di carattere razziale, ma anche personali.

Derek Chauvin è stato giudicato colpevole per la morte di George Floyd.

Le accuse per l’agente sono di omicidio involontario di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado.

Chauvin è stato condannato a 22 anni e mezzo di carcere.

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Sulla prima sentenza della giuria, composta da 6 bianchi e sei afroamericani, si è espresso anche il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden.

“Dobbiamo ascoltare. Non riesco a respirare. Non riesco a respirare. Queste sono state le ultime parole di George Floyd, non dobbiamo farle morire insieme a lui. Dobbiamo continuare ad ascoltare queste parole. Non dobbiamo voltare le spalle, abbiamo la possibilità di cambiare il percorso di questo Paese”

aveva detto lo scorso aprile il successore di Donald Trump.

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Le ultime parole di George Floyd prima di morire

“MAMMA TI VOGLIO BENE. DITE AI MIEI FIGLI CHE LI AMO, SONO MORTO”,

sono state queste le ultime parole di George Floyd, prima di esalare il suo ultimo respiro.

In un video ripreso dalla bodycam di Thomas Lane, uno dei tre poliziotti coinvolti nel fermo dell’afroamericano, si sente George Floyd che implora i poliziotti di non sparargli, visibilmente spaventato.

Dopodiché si vedono gli agenti rimuovere il 46enne dalla sua auto, ammanettarlo e portarlo nella vettura della polizia.

Poi viene messo a terra e bloccato dall’agente Chauvin, con un ginocchio sul collo.

Morirà 9 minuti dopo.

Il commovente messaggio della figlia

In una videointervista proiettata in aula all’apertura dell’udienza, la figlia di 7 anni della vittima, Gianna Floyd, ha ricordato il suo papà.

“Mi manchi, vorrei giocare di nuovo con te”

ha detto la bambina.

Il presidente Biden, che era già intervenuto dopo la decisione della giuria popolare, ha commentato la sentenza di condanna:

“Non sono a conoscenza di tutte le circostanze che sono state considerate, ma il verdetto sembra appropriato”,

ha dichiarato.

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