Le ultime notizie che giungono dall’analisi dei reperti hanno risvolti inquietanti.
Iniziano ad emergere i primi risultati sull’analisi dei reperti della funivia. La strage avvenuta pochi giorni fa a Mottarone, e che ha visto morire 14 persone, infatti poteva essere evitata.
Precipita funivia Stresa-Mottarone: inchiesta omicidio plurimo
Doveva essere una giornata di svago e divertimento, quella che domenica 23 Maggio ha visto partire 5 famiglie sulle cabine della funivia di Stresa-Mottarone, e che in poco tempo si è trasformata in un vero e proprio inferno.
Da un video delle telecamere di sorveglianza, ora in mano agli inquirenti, si possono vedere gli ultimi secondi della tragedia. Prima la cabina che risale fino a raggiungere quasi il punto dello sbarco, per poi arrestarsi con uno scossone, ed infine iniziare la mortale corsa all’ indietro.
Purtroppo la visuale delle immagini di videosorveglianza sarebbe limitata, ma dalle prime perizie emerge come prima di staccarsi dai cavi, le cabine della funivia abbiano raggiunto la velocità di ben 120 km/h.
Le vittime: 5 famiglie stroncate
La tragedia, in quella che doveva essere una prima giornata di ritorno alla normalità dopo le limitazioni causate dalla pandemia, ha visto 5 famiglie stroncate. Tre di queste erano residenti in Lombardia, una in Emilia-Romagna ed una in Calabria. L’unico sopravvissuto è un bimbo di appena 5 anni, Eitan, che ha visto morire tutta la sua famiglia nell’incidente. Dalle ultime notizie che giungono dall’ospedale Regina Margherita sembrerebbe che il bimbo mostri i primi segnali di ripresa, ma come ribadito dal direttore del reparto di Rianimazione Pediatrica, è ancora in pericolo di vita.
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Freno manomesso per evitare blocco funivia
Quello che emerge stamattina dalle parole della procuratrice di Verbania, Olimpia Bossi, hanno un risvolto davvero inquietante: “La cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso”.
Secondo gli inquirenti il sistema di traino della della funivia presentava gravi anomalie, e per evitare un intervento più radicale che avrebbe significato un blocco prolungato della funivia, e di conseguenza mancati introiti per i gestori, si sarebbe scelto di manomettere le ganasce del sistema frenante.