Nuovo Dpcm, tutte le misure in vigore fino al 6 aprile: le regole per scuola, spostamenti e visite

Quello entrato in vigore questa mattina è il primo decreto dell’era Draghi. Novità importanti anche per i luoghi della cultura, dal 27 marzo prossimo.

Nuovo Dpcm, regole

L’indice Rt sale a 1.06. La Campania entra in zona rossa. Lombardia e Piemonte in arancione scuro.

Le regole previste nel nuovo Dpcm

È entrato in vigore questa mattina e resterà valido fino al 6 aprile prossimo il primo decreto dell’era Draghi.

Nel nuovo Dpcm sono contenute importanti novità riguardanti spostamenti e visite ai parenti.

Ecco tutte le regole contenute nel nuovo Dpcm:

La novità più importante del nuovo decreto riguarda certamente la scuola. Il nuovo Dpcm stabilisce che nelle zone rosse l’attività scolastica in presenza sia completamente sospesa, , anche per le elementari e asili.

L’attività in presenza resta possibile per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Nelle regioni in zona arancione e gialla la decisione finale sulla prosecuzione dell’attività scolastica in presenza resta nelle mani dei governatori, che dovranno decidere per la sospensione o meno.

Per quanto riguarda le visite a parenti ed amici, nelle regioni in zona rossa non è consentito spostarsi per andare a far visita a familiari o conoscenti, neppure una sola volta al giorno.

Possibilità che resta invece valida per i residenti nelle regioni in zona gialla ed arancione, che potranno spostarsi “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi”, potendo portare con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti.

In zona rossa i mercati restano chiusi, così come barbieri e parrucchieri. 

Per quanto riguarda le attività presenti nei centri commerciali, nelle giornate festive e prefestive in tutta Italia resteranno chiuse, eccezion fatta per quelle essenziali, quali farmacie, parafarmacie, edicole, librerie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.

Nelle zone bianche cesseranno le misure restrittive, eccezion fatta per l’utilizzo della mascherina e del distanziamento.

Novità importanti anche per i luoghi della cultura: dal prossimo 27 marzo, in zona gialla riapriranno i musei, anche nel fine settimana.

La capienza non potrà superare il 25% di quella massima. Ci sarà la possibilità di ospitare 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

Niente più divieto di asporto dopo le 18 per le attività commerciali di vendita al dettaglio di bevande. Le enoteche potranno effettuare servizio di asporto fino alle 22.

L’orario per il coprifuoco resta, come nell’era Conte, dalle 22 alle 5 del mattino. In quelle ore sono consentiti gli spostamenti solo per comprovate motivazioni.

Fino al 27 marzo resta in vigore il divieto di spostamento tra le regioni, anche se queste si trovino in fascia bianca o gialla.

Le regioni che cambiano colore: la nuova mappa dell’Italia

Zona bianca: Sardegna.

Zona gialla: Lazio, Calabria, Puglia, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta.

Zona arancione: Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento.

Zona rossa: Campania, Basilicata, Molise.

Campania in zona rossa: le nuove regole

L’ipotesi paventata da diversi giorni è diventata presto realtà.

Ad annunciarlo, nella consueta diretta del venerdì pomeriggio, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha firmato una nuova ordinanza, con cui viene fissato dal prossimo 8 marzo il passaggio della regione in zona rossa.

“Come era prevedibile siamo in zona rossa. Questo livello di contagio non si può più reggere”

ha spiegato il governatore.

De Luca ha anche spiegato la situazione vaccini:

“Si sta lavorando per la produzione del vaccino in Campania. Ci sono aziende che producono farmaci che possono attrezzarsi con l’aiuto della Regione, un aiuto finanziario anche rilevante con tecnologie necessarie”.

Il tasso di positività nella regione è dell’11,22%.

Per approfondire tutte le novità contenute nell’ultimo Dpcm, clicca qui. 

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