Marco Pantani, parla l’ex massaggiatore: “La verità me la porterò nella tomba”

Ha rilasciato alcune dichiarazioni l’ex massaggiatore e grande amico del campione di ciclismo Pantani, morto in circostanze misteriose.

Marco Pantani, rivelazioni dell'ex massaggiatore

Roberto Pregnolato parla del grande campione e di cosa ha lasciato nella memoria, ma afferma di non poter fare accuse precise per la sua morte. Ecco quanto ha rivelato l’ex massaggiatore di Pantani.

La morte del campione Marco Pantani ed i dubbi del caso

La morte dell’indimenticato campione di ciclismo Marco Pantani risale al 14 febbraio del 2004 ma continua a risultare un giallo insoluto.

Il campione venne ritrovato infatti senza vita in una stanza d’albergo, ma alcuni elementi fecero subito pensare ad una dinamica diversa dal suicidio.

A partire dalla posizione del corpo che risulterebbe spostato dopo la morte come dichiarato dall’ex generale Umberto Rapetto, al ritrovamento di una pallina di cocaina accanto al corpo di cui però non c’era traccia nelle immediatezze del ritrovamento.

Il caos presente nella camera inoltre lascia pensare ad una colluttazione più che ad una crisi di Pantani in preda alla droga, come invece ipotizzato da alcuni.

Molta attenzione è stata data al caso dalla trasmissione Le Iene che ha riportato anche le dichiarazioni di un perito specializzato in indagini elettroniche secondo cui il nastro registrato dalle videocamere venne danneggiato.

Anche la bottiglia con intorno della polvere bianca lontana dal letto che si notò solo con le riprese, non venne analizzata.

La Procura nel 2015 ha chiesto l’archiviazione del caso come suicidio o overdose non intenzionale.
Nel 2019 proprio Rapetto assieme all’avvocato della famiglia Cocco, ha presentato un fascicolo di 56 pagine alla Commissione Parlamentare Antimafia.

La richiesta è di far partire una nuova inchiesta ma ad oggi il caso risulta insoluto.

Parla l’ex massaggiatore di Pantani

A parlare nei giorni scorsi proprio del grande campione è stato il suo ex massaggiatore Roberto Pregnolato.
L’uomo, ora lontano dall’ambiente del ciclismo conosceva molto bene Pantani e le sue parole sono di grande portata.

“Il mio nome sarà sempre legato alla figura di Pantani.. E io, che pure conservo ancora un affetto immenso per Marco, quando devo parlare di lui, non sono sempre sereno.”

Ha dichiarato a LivingCesenatico. Per Pregnolato infatti i momenti e le emozioni regalate da Pantani sono indimenticabili e dolorose da ricordare perché lui non c’è più.

Sul giallo della sua morte l’ex massaggiatore ha commentato:

“Se mi chiede ‘chi l’ha ucciso?’ io una risposta non ce l’ho. Sono convinto che a Madonna di Campiglio sia stato vittima di un colossale raggiro ma, anche se ho le mie idee, non sarei mai in grado di indicare esecutori e mandanti.”

L’uomo fa riferimento al caso doping in cui Pantani era stato coinvolto nel 1999 che poi è stato indicato come possibile movente per l’omicidio del campione nel 2004.

Pregnolato conferma che la sua amicizia con il campione era così forte che non avrebbe mai pensato che morisse prima di lui ed afferma:

“Molte cose, sia belle che brutte, me le porterò nella tomba.”

I fan del campione, la sua famiglia e gli amici continuano a sperare che un giorno si possa far luce sulla scomparsa di Marco Pantani.

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