Carabiniere pestato per sedare una lite in strada: arrivano le condanne per gli aggressori

Il violento pestaggio era avvenuto lo scorso agosto a Castellammare di Stabia, nel napoletano.

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Pronunciate le sentenze di condanna per i 7 aggressori del Militare.

L’aggressione al Carabiniere a Castellammare di Stabia

Era il primo agosto di quest’anno, quando un Militare dell’Arma, fuori servizio, intervenne per sedare una lite in strada a Castellammare di Stabia, nel napoletano.

Il carabiniere era in giro con la famiglia, quando notò una lite nella zona della movida stabiese e decise di intervenire.

Gli aggressori prima lo investirono con uno scooter, poi lo picchiarono con violenza, colpendolo con sedie, sgabelli e persino il tavolo di un bar.

Alcuni testimoni allertarono i soccorsi, che trasferirono il carabiniere al vicino ospedale, dov’è rimasto ricoverato per diverse settimane.

Grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza e alle testimonianze delle tante persone presenti sul posto, qualche giorno dopo l’aggressione i militari riuscirono ad individuare parte dei responsabili.

Tra loro 3 giovani di 27, 22 e 19 anni, di cui 2 pregiudicati, e un minorenne, di 17 anni.

Le sentenze di condanna per i 7 aggressori

Qualche settimana dopo quella violenta aggressione, i carabinieri fermarono gli altri 3 responsabili dell’aggressione ai danni del carabiniere, tutti giovanissimi.

Come riferisce anche La Stampa, nella serata di giovedì è stata pronunciata la sentenza di condanna per i 7 imputati.

Manuel Spagnuolo è stato condannato a tre anni e 8 mesi per furto aggravato. L’uomo aveva sottratto il borsello al carabiniere, mentre era ancora riverso a terra.

“Non sapevo di chi fosse e l’ho preso. Non ho fatto altro”

aveva provato a giustificarsi.

Pio Lucarelli, Ferdinando Imparato, Carmine Staiano, Antonio Longobardi e Giovanni Salvato sono stati condannati a 7 anni e 2 mesi di reclusione a testa.

Una pena piuttosto severa, se si considera il rito abbreviato, con cui sono stati giudicati.

I 5 scrissero anche una lettera di scuse al carabiniere, che però non è bastata per ricevere uno sconto di pena.

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