Si sono tramutate in scontri le marce effettuate dai cittadini per protestare contro la Corte Suprema che ha rispinto l’ultimo ricorso di Donald Trump.
Si sarebbero verificati diversi scontri in alcune città americane dove i sostenitori di Trump avevano organizzato una marcia di protesta. I sostenitori dell’ex presidente a stelle e strisce avrebbero organizzato la manifestazione come protesta contro la decisione della Corte Suprema.
Gli scontri si sarebbero verificati ad Olympia
Quest’ultima, infatti, avrebbe rifiutato l’ultimo ricorso riguardante l’esito delle presidenziali di Donald Trump. Nello specifico le proteste si sarebbero verificate ad Olympia, la capitale dello stato di Washington, dinanzi alla sede della Corte Suprema e a Freedom Plaza.
La situazione si è aggravata rapidamente costringendo le forze dell’ordine all’uso dei gas lacrimogeni per dividere i manifestanti pro Trump dai rappresentanti dell’estrema destra, i Proud Boys. Inoltre, sarebbero stati addirittura sei gli arresti effettuati dalla polizia.
Durante gli sconti sarebbero stati sparati dei colpi d’arma da fuoco
Non solo, ad Olympia da parte dei sostenitore del presidente uscente sarebbero persino stati sparati dei colpi di arma da fuoco contro dei contestatori. Fortunatamente negli scontri si sarebbe registrato un solo ferito di cui però al momento non si conoscono le condizioni di salute.
Al contrario l’uomo che avrebbe esploso i colpi di pistola sarebbe subito stato rintracciato ed arrestato dalle forze dell’ordine Usa. I filmati shock sarebbero stati pubblicati persino su alcuni social network. Da come si può vedere dai filmati inoltre, si è sentito partire un singolo colpo d’arma mentre gli oppositori di Trump si avvicinavano ad i manifestanti.
Non solo però, il drammatico bilancio avrebbe fatto registrare anche 4 feriti in seguito ad un accoltellamento. Degli episodi davvero spiacevoli che avrebbero gettato nuovamente caos nelle strade americane, già ampiamente provate dai numerosi scontri avvenuti negli ultimi mesi.