Gialli della settimana: le novità nei casi di Erba, Genovese e Zaki

La strage di Erba, il caso Genovese e la carcerazione di Zaki, cosa è emerso nelle indagini sui maggiori casi insoluti.

Settimana intensa sul versante delle indagini nei casi ancora aperti del momento, ecco cosa è accaduto nei casi Genovese, Erba e Zaky.

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Rosa Bazzi, Alberto Genovese, Patrick Zaki

Se vuoi restare sempre aggiornato sulle novità che riguardano i principali casi di cronaca ancora insoluti continua a leggere!

Gialli della settimana: l’anniversario di Erba e la malattia di Rosa Bazzi

Una settimana piena di fatti di cronaca è di ritorni sui principale casi del momento: oltre alla chiusura delle indagini su Regeni ed al rinvio a giudizio nel caso Bozzoli. Si è celebrato un triste anniversario.

Stiamo parlando della strage di Erba, uno dei casi che più ha sconvolto l’opinione pubblica e che tutt’ora è al centro delle cronache nere.
In settimana si è celebrato un triste anniversario, il 14esimo dalla mattanza avvenuta l’11 dicembre 2020 nella palazzina di via Diaz ad Erba.

Quella sera poco prima delle 20 Raffaella Castagna, suo figlio Youssef di meno di due anni e la madre e nonna Paola Galli sono stati aggrediti sull’uscio di casa a colpi di spranga e coltelli.

Furono aggrediti anche i vicini di casa Valeria Cherubini e Mario Frigerio l’unico sopravvissuto al massacro. La donna è stata uccisa mentre cercava di chiedere aiuto, finendola a coltellate dopo che le nera stata tagliata la lingua. In seguito i colpevoli hanno appiccato un incendio che ha investito la palazzina di via Armando Diaz.

A 14 anni da quel giorno i due colpevoli secondo la giustizia, Rosa Bazzi ed Olindo Romano si dichiarano ancora innocenti ed ora spunterebbero nuovi testimoni.

La 57enne Rosa Bazzi inoltre da questa settimana risulta in regime di isolamento nel carcere di Bollate. La misura si è resa necessaria perché la donna ha contratto il Covid ma le sue condizioni non sarebbero preoccupanti.

Il caso Genovese: l’inchiesta si allarga, chi è stato indagato e per cosa

Un altro caso molto controverso è quello delle violenze perpetrate durante i festini a Terrazza Sentimento e Villa Lolita.

In carcere dal 7 novembre è l’imprenditore milionario Alberto Genovese accusato di stupro ai danni di una 18enne. Le novità sul caso durante gli ultimi giorni parlano di un ampliamento dell’inchiesta.

Genovese ha infatti ricevuto la denuncia di un’altra ragazza, una 23enne dhe afferma di essere stata abusata durante una vacanza ad Ibiza.

Atre due persone inoltre sono state indagate. Si tratta della ex fidanzata di Genovese, Sara B e del fidato amico Daniele Leali.

La donna sarebbe stata accusata di essere a conoscenza di quanto avveniva a “Terrazza Sentimento” e di aver anche preso parte alle violenze in alcuni casi.

Il braccio destro dell’imprenditore invece, il dj e vocalist Daniele Leali, sarebbe stato accusato di aver portato la droga ai festini. Lui si è sempre dichiarato estraneo sia alla violenza sia all’accusa di spaccio e dovrebbe rientrare da Bali proprio nei prossimi giorni.

Patrick Zaki resterà in prigione: la decisione e la lettera alla famiglia

Il caso del ricercatore all’Università di Bologna, Patrick Zaki sta coinvolgendo l’opinione pubblica mondiale.

Il giovane si trova in carcere a Tora ormai da febbraio 2020 con l’accusa di terrorismo e di attività sovversiva attuata attraverso i social.

Il giovane si è sempre difeso sostenendo che la pagina Facebook incriminata non fosse la sua ma è stato sottoposto a torture indicibili in carcere.

Le ultime notizie sulla sua sorte sono giunte questa settimana: il Tribunale de Il Cairo ha deciso di prolungare di altri 45 giorni la detenzione per Patrick.

I dirigenti della Ong Eipr sono stati nel frattempo scarcerati ma Amnesty International chiede al Governo italiano di spenderei di più per la liberazione del giovane ricercatore.

Nelle ultime ore sono arrivate due lettere strazianti proprio da Zaky in cui il ragazzo racconta alla famiglia le terribili condizioni in cui versa da ormai molti mesi in carcere.

“Ho problemi alla schiena e ho bisogno di un forte antidolorifico..il mio stato mentale non è buono..”

Ha scritto il ragazzo che continua a gridare la sua innocenza. Intanto i suoi legali stanno facendo l’impossibile per cercare di far emergere la verità al più presto.

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