Dl Sicurezza, approvato dalla Camera il decreto sui migranti

La riforma andrà a modificare il decreto Salvini in merito ai migranti. Inoltre verrà introdotto il Daspo per chi si rende violento durante la movida.

decreto migranti
Sono diverse le novità che verranno introdotte dal decreto.

La camera ha approvato il nuovo decreto Sicurezza. Nello specifico la riforma andrà a modificare il Decreto Salvini sulla questione migranti. Nella camera a favore del nuovo provvedimento ci sarebbero stati 279 deputati contro i 232 contrari i contrari e i 9 astenuti.

Saranno riconvertiti i permessi di soggiorno

Il decreto adesso arriverà in Senato dove entro il 20 dicembre dovrà essere approvato definitivamente. Con questa riforma il governo sembra allentare la morsa sulle Ong, cambiando in permessi per motivi di lavoro i vecchi permessi di soggiorno concessi per motivi come la protezione speciale o calamità.

Inoltre, il decreto cancellerà le multe effettuate alle navi che hanno violato il divieto di ingresso, transito o sosta nei territori italiani. Infine, viene eliminata la riforma che prevedeva il sequestro e la distruzione delle imbarcazioni trovate senza permesso in Italia.

Abolite le multe alle navi entrate in Italia

Le nuove norme, quindi, prevedrebbero che in caso di mancata pubblicazione del decreto, potrà ovviare alla situazione direttamente il Presidente di Consiglio con una riforma transitoria. Un altra novità risiede nell’introduzione di un sistema di accoglienza e integrazione i quali prenderanno il posto dello Sprar, messo fuori gioco dal decreto Salvini.

Inoltre, come predetto, è stato reso più severo il Daspo urbano. Sarà vietato l’ingresso in luoghi di movida, infatti, a chi ha ricevuto una o più denunce negli ultimi tre anni per vendita o cessione di sostanze stupefacenti.

Inasprite, inoltre, anche le condanne per le movide violente rispetto alla norma Willy, chiamata così in onore del ragazzo ucciso a Colleferro. Infine, diversi controlli anche sul web dove verranno oscurati alcuni siti web legati ad alcune attività di traffico di stupefacenti.

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