Coronavirus, bollettino del 7 dicembre: 13.720 casi e 528 morti

Aggiornamento sulla situazione della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. I dati riportati sono quelli diffusi dal Ministero della Salute.

Il bollettino di oggi, 7 dicembre 2020, con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.

Il bollettino del 7 dicembre

L’evoluzione della pandemia in Italia è monitorata regolarmente dal Ministero della Salute sul portale ufficiale. Il report divulgato ogni giorno riporta i dati riferiti alla situazione nazionale.

Dai dati si evidenzia la curva dei contagi e dei morti e la condizione degli ospedali italiani, con riferimento al numero dei pazienti sintomatici ricoverati nelle terapie intensive.
Un ulteriore dato utile per il monitoraggio riguarda il numero di tamponi eseguiti nelle 24 ore.

Di seguito tutti i dati ufficiali:

  • Nuovi Contagi:13.720  contro i 18.887
  • Morti: 528  contro i 564 di ieri
  • Pazienti ricoverati con sintomi: -6.487
  • Pazienti in terapia intensiva: 3.382
  • Guariti: 19.638 contro i 17.186
  • Tamponi: 111.217  invece dei 163.550

Come appare dai dati, la curva dei nuovi casi è in diminuzione rispetto a ieri, cosi come quella riferita ai pazienti guariti è in  aumento rispetto alla giornata di ieri. Il dato dei tamponi è in diminuzione.

Scuola anche a luglio e di sabato

Allo studio del ministero dell’Istruzione un piano per consentire agli studenti di recuperare le lezioni che non si sono seguite in presenza a causa della pandemia.

Si legge su Fanpage.it, la proposta di protrarre la scuola fino al mese di giugno è stata avanzata da parte della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

A dire la verità perché si possa aderire a questa richiesta si dovrà considerare che molto istituti, in special modo al Sud, non sono dotati dell’aria condizionata nelle aule.

Le alte temperature estive, potrebbero creare non pochi problemi ai ragazzi nelle classi che di norma sono affollate. Le date, se andasse in porto il progetto, non dovrebbero andare “oltre” i primi di luglio.

Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio, ha messo in risalto anche un altro punto da considerare per questa ipotesi:

“”Sarà necessario vedere quanti docenti si metteranno a disposizione su base volontaria”.

Non solo, il presidente ha anche voluto ricordare che si dovranno conteggiare anche il numero di docenti di cui si avrà bisogno tra i precari.

Inoltre, in relazione al possibile allungamento della settimana di lezioni in classe anche di sabato, questa decisione spetta ai singoli istituti, in quanto vige l’autonomia scolastica.

Impostazioni privacy