Premier etiope annuncia fase finale del conflitto lanciando un ultimatum ai ribelli del Tigray: ‘Avete 72 ore per arrendervi’.
Abiy Ahmed, premier etiope, ha lanciato un ultimatum di resa al Fronte di Liberazione del Tigray: hanno solo 72 ore per arrendersi in modo pacifico oppure accadrà il peggio.
Il sanguinoso scontro tra Tigray e governo federale continua da 18 giorni interminabili, più di 10.000 i civili sfollati coinvolti negli attacchi militari.
Ultimatum etiope per il Tigray
Il conflitto tra il Fronte di Liberazione del Tigray e l’Etiopia continua a mietere vittime innocenti.
Il premier etiope ha inviato una lettera ai ribelli specificando che se non si fossero arresi nelle prossime 72 ore l’Etiopia avrebbe varcato la linea del non ritorno.
Il premier etiope, Abiy Ahmed, conferma che il governo federale è stanzaito a Mekelle, la capitale del Tigray, luogo di raccolta dei:
traditori dello stato di diritto.
Il premier è convinto che i membri importanti del fronte di liberazione si siano rifugiati in scuole, cimiteri e istituti scolastici.
C’è un gran bisogno di cura, sapienza e saggezza per affrontare la prossima fase cioè quella finale:
L’obiettivo è consegnare i traditori alla giustizia.
Il premier sottolinea che i ribelli tigrini non hanno avuta alcuna pietà dei civili negli attacchi movimentati nei giorni scorsi. Incita la popolazione a consegnarli alle autorità affinché sia fatta giustizia.
Quasi 20 giorni di conflitto hanno devastato molte zone del paese provocando 11mila sfollati che si dirigono in Sudan essere accolti e aiutati. Le stime dell’ONU anticipano che al termine del conflitto potranno essere più di 200 mila le persone senza casa e bisognose di aiuti umanitari.
Abiy ha garantito che il suo obiettivo è anche ridare ad ognuno la sua casa ma per farlo ha bisogno che la popolazione si mostri unita per vincere.
Cosa ha scatenato il conflitto
Forse il timore che la guerra possa estendersi ha indotto il premier a forzare la mano e lanciare un ultimatum.
Ad inizio Novembre il governo federale etiope ha attaccato la regione del Tigray incolpandola di aver portato avanti delle elezioni illecite lo scorso settembre oltre ad aver attaccato una base militare a nord del paese.
I tigrini rappresentano una piccola parte della popolazione, solo il 6%, ma hanno governato il paese per molti anni fino alla nomina di premier di Abiy Ahmed 2 anni fa. Dalla sua nomina le relazioni tra elite tigrina e la capitale etiope si sono fatte più tese e scottanti.
Abiy ha deciso di rimandare al 2021 a causa del Coronavirus sia le elezioni presidenziali che quelle legislative che avrebbero dovuto tenersi ad agosto. Il Tigray ha ritenuto la scelta del premier illegale e contro la costituzione: per questo a settembre ha tenuto delle elezioni proprie in cui il partito Tplf ha vinto.