Decreto Ristori, Il Consiglio dei Ministri approva lo scostamento di 8 miliardi

Il nuovo scostamento di Bilancio arriverà ad essere discusso in Parlamento già durante la prossima settimana.

scostamento
Il piano dovrebbe supportare gli operatori economici presenti nelle zone rosse.

E’ durato circa due ore il Consiglio dei Ministri iniziato ieri a mezzanotte. Nel corso dell’incontro il Cdm ha varato il decreto ristori ter, oltre ad aver deciso un nuovo scostamento di bilancio da 8 miliardi.

Lo scostamento verrà deciso nel Parlamento nelle prossime settimane

Quest’ultima decisione, infatti, potrebbe arrivare al Parlamento già a partire dalla prossima settimana, il quale si occuperà di autorizzarla o meno. Inoltre, il Consiglio dei Ministri, su proposta specifica del premier Giuseppe Conte e del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha approvato la relazione al Parlamento da presentare alle Camere.

La proposta servirà all’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine. Il Governo quindi, dopo aver ottenuto l’approvazione della Commissione Europea, ha chiesto ufficialmente l’autorizzazione per l’indebitamento di 8 miliardi di euro.

Con i nuovi fondi il Governo adotterà nuove misure per gli operatori economici

Con le risorse economiche in arrivo da questo nuovo scostamento, il Governo intende adottare nuove misure che estenderanno gli aiuti a favore degli operatori economici. Non solo, il piano sarà anche da sostegno per i settori produttivi e per i cittadini, anche attraverso un utilizzo adeguato della leva fiscale.

Per quanto riguarda il prossimo triennio di programmazione, i piani per il Governo non cambiano, andando a confermare il percorso di rientro già indicato lo scorso settembre. Nel 2020, infine, si prevede uno stanziamento di ulteriori 1,95 miliardi di euro della datazione di fondo, come previsto dal decreto ristori bis.

Quest’ultimo stanziamento, inoltre, servirà a compensare le attività economiche presenti nelle Regioni dichiarate zone rosse. Ad esempio si sta discutendo come si dovrebbero inserire le attività  di commercio al dettaglio di calzature tra quelle a cui spetterebbe il contributo a fondo perduto.

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