Sindrome di Calimero: come riconoscerla e uscirne in 5 mosse

Sei sempre triste e insoddisfatto della tua vita? Forse hai la Sindrome di Calimero: ecco come riconoscerla e uscirne in 5 facili mosse.

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Sei insoddisfatta della tua vita e credi che ogni cosa che ti accade sia una vera ingiustizia? Forse soffri della sindrome di Calimero: scopri cos’è e come curarla in 5 semplici mosse.

Sindrome di Calimero, come riconoscerla

Quante di voi si sono sentite per un prolungato periodo della vita più sfortunate degli altri? A tutti è successo almeno una volta.

Se questa sensazione di vittimismo dura troppo a lungo la situazione potrebbe aggravarsi e si tratta quindi di una sindrome, la Sindrome di Calimero.

Quando soffri di questa sindrome sei convinto che qualunque cosa tu faccia sia inutile perché tutto andrà nel verso sbagliato. Non accusi mai te stesso per le tue sfortune ma solo il destino, il karma e gli altri. Ti lamenti sempre e con chiunque di quanto sei sfortunato senza renderti conto diventi come un ‘disco rotto’.

Chi soffre di questa sindrome sente che tutto gli rema contro, come se l’universo avesse deciso di rendergli la vita impossibile e sfortunata. Non si sente padrone del proprio destino ma sempre in balia degli eventi e puntualmente va tutto storto.

Continuare a piangere sul latte versato rimarcando sempre e con chiunque quanto siamo sfortunati non ci aiuterà ad uscirne e peggiorerà la situazione.

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Lamentarsi continuamente delle proprie sfortune comporta:

  • gli amici si allontanano da te perché ti avvertono come una persona negativa
  • attiri altra negatività
  • vedi sempre e solo il lato negativo di ogni cosa
  • non riesci a vedere la soluzione ai tuoi problemi anche se è proprio sotto al tuo naso

Scopri come uscire da questo stato di eterna insoddisfazione e pessimismo in 5 mosse.

Come curarla in 5 mosse

Per liberarti della sindrome di Calimero sei ancora in tempo!

Ecco cosa fare per star meglio quando ti senti così insoddisfatto e vittima della vita:

  1. Pensa positivo. Sforzati di guardare il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto in ogni occasione, pian piano diventerà un abitudine e ti renderai conto che oltre al negativo c’è sempre del positivo.
  2. Sii resiliente. Ti accadono sfortune e indicibili problemi? Non rimanere inerme lamentandoti e basta, agisci. Sfrutta la problematica a tuo favore e rinasci come una fenice dalle ceneri della tua stessa fortuna. Impara dagli errori fatti, dagli ostacoli sulla tua strada e anche delusioni: in tutto c’è un insegnamento, coglilo e fanne tesoro.
  3. Vietato lamentarsi. Poniti un vero e proprio limite alle lamentele, se ti succede qualcosa di brutto lamentati 1 sola volta e poi non parlarne più. Ridimensionando la problematica sembrerà ai tuoi occhi finalmente quello che è, un semplice problema che ha come sempre una soluzione. Più ne parli all’infinito lamentandoti e più lo farai diventare grande, irrisolvibile e pesante da gestire. Ad ogni cosa la sua misura.
  4. Assumiti le responsabilità delle tue azioni. Darsi addosso può aiutare a volte ma va fatto nel modo giusto. Bisogna essere responsabili delle proprie azioni e capire quando è davvero colpa nostra e quando non lo è. Meglio essere artefici del proprio destino, anche sbagliando, piuttosto che vittime di esso senza possibilità di replica.
  5. Prendersi cura di se. L’amore verso se stessi passa anche dalle piccole cose. Fare sport, mangiare bene e meditare sono strumenti utili per riappropriarsi della consapevolezza di se ed imparare a pensare in modo positivo.

Chiedere aiuto non è un’azione id cui vergognarsi. Se ti rendi conto che le 4 mosse precedenti non hanno sortito alcun effetto non vergognarti a chiedere aiuto ad uno specialista.

Rivolgersi ad un terapista è la scelta che più ti aiuterà a risolvere la situazione, spesso da soli non siamo abbastanza forti per sconfiggere i ‘nostri mostri’, ci serve qualcuno che dia una spintarella.

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