Morte Davide Astori, chiuse le indagini: medico accusato di omicidio colposo

Il calciatore della Fiorentina, Davide Astori, morì il 4 marzo del 2018 in una stanza d’albergo ad Udine.

Astori
Dopo quasi 3 anni chiuse le indagini su Astori.

Dopo quasi 3 anni dalla scomparsa dell’ex capitano viola, la Procura ha chiuso il secondo fascicolo sulla morte di Davide Astori.

Sono 3 i medici accusati di falsificazione di un referto medico

Secondo il pm Nastasi, al calciatore non sarebbe mai stato effettuato il test “strain”, accompagnato da una falsificazione del predetto esame cardiologico. Per questo motivo ai 3 indagati, Giorgio Galanti, Pietro Amedeo Modesti e Loira Toncelli, tutti indagati per falsificazione di un referto medico, è stato mandato l’avviso di chiusura delle indagini. Nastasi sostiene, infatti, che l’esame denominato strain non sia stato mai effettuato dai medici. Inoltre, quest’ultimi in un secondo momento avrebbero compilato un referto nel quale si dichiarava il normale svolgimento dell’operazione.

Accusato di omicidio Galanti, all’epoca direttore della medicina dello sport

Dei 3 medici coinvolti nelle indagini, la posizione più grave è quella di Giorgio Galanti, all’epoca direttore sanitario della Medicina dello Sport e dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi. Infatti, quest’ultimo sarebbe inoltre accusato di omicidio colposo essendo colui che avrebbe concesso l’idoneità sportiva per giocare ad Astori senza considerare le anomalie fisiche nelle prove di sforzo.

Il giorno della scomparsa del difensore viola fu una domenica mattina indimenticabile per tutti. L’uomo, infatti, fu ritrovato morto all’interno della propria stanza d’albergo ad Udine. Città dove insieme ai suoi compagni della Fiorentina si era recato per scendere in campo.

Davide Astori, inoltre, lascio sola la sua compagna Francesca e la sua figlia Vittoria. Questa tragedia lasciò un marchio indelebile nel mondo del calcio spingendo le varie leghe a controlli sempre più rigidi sui propri atleti. Infine, nei mesi successivi alla scomparsa di Astori circolo spesso sul web la voce, prontamente smentita, di come la Fiorentina avesse deciso comunque di rinnovare il contratto al difensore per donare i soldi alla famiglia.

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