Rebibbia, boss stacca dito ad un poliziotto e lo ingoia: “Vi sgozzo”

Agghiacciante vicenda nel carcere di Rebibbia dove un detenuto ha staccato ed ingoiato il dito di un poliziotto, i dettagli.

Fanara stacca dito ad un poliziotto a Rebibbia
Il boss Giuseppe Fanara- il carcere di Rebibbia

L’aggressore è stato ora trasferito in un carcere di massima sicurezza in Sardegna.

Orrore a Rebibbia: poliziotto aggredito da un boss

Scenario della scioccante vicenda il carcere di Rebibbia a Roma, dove è scoppiato l’ennesimo scontro tra detenuti e forze di polizia.

In questo caso protagonista della violenza sarebbe il boss Giuseppe Fanara, condannato all’ergastolo e da 9 anni detenuto al 41 bis.

Secondo quanto emerge dalla prima ricostruzione come riportato da Il Messaggero, Fanara era stato sottoposto ad un controllo di routine da parte degli agenti di Polizia Penitenziaria.

L’uomo però avrebbe dato in escandescenze gridando e cercando di intimorirli con un manico di scopa.
Fanara avrebbe aggredito ben 7 agenti arrivando addirittura a mordere il dito mignolo di uno di loro staccandoglielo di netto.

Il malcapitato è stato soccorso ma il dito non è stato più ritrovato, particolare che fa propendere per l’ipotesi che Fanara lo abbia ingoiato.
La vicenda da film horror è purtroppo accaduta realmente ed a scioccare tutti è stato anche l’aggressività verbale del detenuto.
Durante l’esplosione di rabbia l’uomo avrebbe urlato agli agenti:

“Vi sgozzo come maiali”.

Sedata la rissa e immobilizzato il boss Fanara è stato in seguito trasferito in un altro carcere di massima sicurezza.
Per la precisione ora si trova a Sassari, in Sardegna e su di lui pende una nuova misura cautelare per lesioni gravissime e resistenza.

Carceri, violenze e suicidi: la situazione attuale

La situazione delle carceri italiane è ormai considerata una polveriera come dimostrano i molti episodi di rivolte ed evasioni da parte di detenuti già a partire dal periodo di lockdown.

Non solo, oggetto di denuncia anche le condizioni psichiche dei detenuti che spesso attuano suicidi perché lasciati soli in un ambiente difficile.

Come emerge dal Dossier Antigone, riportato dall’Adnkronos fino al 1 agosto 2020 sarebbero già 34 i suicidi accertati nelle carceri italiane, a dispetto dei 26 dello scorso anno nello stesso periodo.
Gli ultimi casi di cronaca pongono la gestione in carcere come una delle problematiche più attuali e calde del momento.

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