Referendum di settembre, mondo politico diviso: chi vota “Sì” o “No”?

Manca poco al referendum sul taglio dei parlamentari e le posizioni di politici e dei loro partiti non sempre sono in accordo. I sondaggi.

Referendum settembre: le posizioni dei politici
Matteo Salvini-Giorgia Meloni-Luigi Di Maio-Nicola Zingaretti

Il 20 ed il 21 settembre si andrà alle urne per il voto sul tagli dei parlamentari. Chi ha già deciso come voterà al referendum confermativo tra i politici? Ecco le principali posizioni per il “Sì” o per il “No”.

Referendum confermativo di settembre: al via il 20 e 21

Siamo agli sgoccioli ormai ed il 20 ed il 21 settembre 2020 gli italiani saranno chiamati alle urne per dare la loro opinione sul tanto atteso ma controverso referendum sul taglio dei parlamentari.

Al voto è la conferma della riduzione dei seggi per Camera e Senato, da 630 a 400 e da 315 a 200.

L’appuntamento, rinviato a causa dell’emergenza Covid, è arrivato e sono in corso di definizione le posizioni di politici e partiti sulla scelta.
Per gli ultimi sondaggi come quello Winpoll il fronte del “No” è inaspettatamente in risalita.

Per il 12 settembre è stata prevista inoltre una manifestazione in piazza a Roma proprio per perorare la causa del No al referendum.
Se alcuni politici hanno già espresso il loro parere sull’argomento c’è ancora molta indecisione all’interno dei partiti.

Le posizioni dei partiti e degli esponenti politici

Se alcune posizioni sono già ben definite come quella di Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, compatto per il “Si”, altri partiti presentano una frattura al loro interno.

Vediamo quali come riporta anche Sky tg24 :

  • Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia è per il
  • Matteo Salvini e la Lega confermano il con alcune eccezioni come Borghi che voterà No.
  • Nicola Zingaretti apre il dialogo nel Pd per il No sostenuto da Laura Boldrini e Vincenzo De Luca ma rimane confermato nell’appoggiare il fronte dei
  • Anche Luigi Bersani di Articolo Uno è per il
  • Mariastella Gelmini è in contrasto con il suo partito approvando il
  • Forza Italia infatti è il partito con più fratture interne, ad esempio per il No è Renato Brunetta, Simone Baldelli e Lucio Malan
  • Anche Emma Bonino di Europa+ ha dichiarato il No
  • Pier Ferdinando Casini sostiene il No
  • Per il No anche Romano Prodi e Nicola Frantoianni.
  • Indecisi ancora Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema

Il dialogo politico sull’argomento resta aperto ed i sondaggi sono in continuo mutamento, l’esito definitivo si saprà solamente a voto concluso.

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