Parma, torna libero il tunisino che ha devastato la stazione: la procura fa ricorso contro la scarcerazione

È tornato libero il tunisino 21enne che domenica scorsa ha devastato la stazione di Parma, rischiando di far deragliare un convoglio regionale diretto a La Spezia.

tunisino devasta stazione parma

Il 21enne è stato scarcerato e sottoposto all’obbligo di firma. La Procura di Parma ha fatto quindi ricorso al Tribunale del Riesame.

Tunisino devasta la stazione di Parma

Era la scorsa domenica mattina, quando un ragazzo tunisino di 21 anni ha cercato di far deragliare un treno alla stazione di Parma.

Il giovane prima lanciò delle transenne sui binari, poi devastò la stazione di Parma Ostiense.

Salvifico si rivelò l’intervento di un militare dell’Arma, che riuscì a rimuovere due transenne dai binari, mentre sopraggiungeva il convoglio diretto a La Spezia.

Il treno urtò l’unica transenna che il militare non riuscì a spostare. Il contraccolpo ferì il carabiniere, non in modo grave.

Ad allertare i carabinieri fu la telefonata di un residente, che assistette a tutta la drammatica sequenza dalla finestra della sua abitazione. Il 21enne distrusse prima una porta a vetri, poi staccò dal suo alloggio una macchinetta per obliterare i biglietti ed infine lanciò le transenne sui binari.

Il tunisino venne poi arrestato con l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti e denunciato per danneggiamento aggravato. I danni alla stazione di parma si aggirano intorno ai 10mila euro.

Scarcerato il 21enne: la procura fa ricorso

Come riferisce anche La Gazzetta di Parma, il tunisino è stato scarcerato e sottoposto alla misura del solo obbligo di firma. La Procura di Parma ha quindi deciso di fare ricorso, giudicando ingiusta la scarcerazione.

“Quando una decisione non viene condivisa, la si impugna, senza alcuna polemica. E’ normale che accada”

ha spiegato il procuratore Alfonso D’Avino. Il 21enne è ora in attesa di processo. Il carabiniere rimasto ferito dalla collisione del treno con la transenna è stato dimesso dall’ospedale.

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