Crisi Covid-19: dimezzati gli utili di Ferrari, trimestrale “in rosso” per il cavallino rampante

La crisi indotta dall’emergenza pandemica ha colpito anche la casa automobilista del Cavallino Rampante: Ferrari ha chiuso il secondo trimestre 2020 con risultati in forte calo rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

utili Ferrari

Le consegne di bolidi marchiati con il famoso cavallino rampante sono scese del 48% a 1.389 unità. I ricavi sono scesi del 42% a 571 milioni di euro e l’utile netto si è ridotto del 95% a 9 milioni di euro.

I risultati trimestrali della famosa casa automobilista con il Cavallino Rampante mettono in evidenza un Ebitda, l’utile netto prima delle tasse, oneri finanziari netti e ammortamenti pari a 124 milioni di euro, il 60% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.

L’indebitamento industriale netto al 30 giugno 2020 è di 776 milioni di euro, rispetto ai 401 milioni al 31 marzo 2020.

L’incremento dell’indebitamento industriale della Ferrari è dovuto all’impatto della distribuzione di dividendi e all’impatto negativo del flusso di cassa industriale per il trimestre.

Trimestrale “in rosso” per la casa automobilista del Cavallino Rampante

A causa della sospensione di produzione e distribuzione per la pandemia da Covid-19, le consegne totali sono dimezzate rispetto allo scorso anno.

Analizzando la distribuzione geografica, tutti i mercati sono in calo: Emea e Americhe hanno subito una flessione rispettivamente del 40,9% e del 52,6%.

Il crollo ha interessato anche la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan con una flessione del -91%.

Ferrari: consegnate le prime F8 Spider e 812 GTS

Nel trimestre sono state consegnate le prime F8 Spider e 812 GTS.

Ferrari F8 Spider unisce l’eleganza del design e la potenza del motore V8 più performante di sempre: il suo pregio è quello di erogare i 720 cavalli in maniera istantanea, senza turbo lag, e di mantenere la speciale “colonna sonora” rappresentata dal sound unico del propulsore V8.

Per raggiungere la finalità di fruibilità delle prestazioni, gli ingegneri Ferrari hanno lavorato all’integrazione delle prestazioni del motore e aerodinamica con l’ultima evoluzione dei sistemi di controllo.

Dal punto di vista dell’eleganza gli interni della Ferrari F8 Spider mantengono il classico tema di stile a “cockpit”, caratteristico delle 8 cilindri a motore centrale-posteriore.

La Ferrari 812 GTS rappresenta il “ritorno” della spider con motore V12 della casa di Maranello.

Si tratta di un bolide da 800 cavalli di potenza e 718 Nm di coppia massima, per un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in meno di 3 secondi.

Si tratta di una spider marchiata Ferrari che monta sotto il cofano un motore V12. Si tratta di un grande ritorno per il marchio del Cavallino, visto che l’ultimo modello simile risalente a 50 anni fa, con la Dayton Spider.

Questo modello è stato progettato dal Centro Stile di Maranello ed è basato sulla 812 Superfast, e rappresenta un connubio perfetto tra sportività ed eleganza.

Dal punto di vista dell’aerodinamica la Ferrari 812 GTS presenta l’implementazione di un profilo triplano nel diffusore posteriore in grado di estrarre carico efficiente.

Gli angoli superiori del parabrezza sono stati dotati di due piccoli deflettori a L, come nella La Ferrari Aperta, per creare una vorticità concentrata.

Azioni Ferrari in lieve rialzo nonostante una trimestrale “in rosso”

Ferrari ha messo a punto un lieve rialzo dello 0,32%. L’apertura è stata in linea con la chiusura della sessione precedente, con rafforzamento intervenuto nel corso della giornata e chiusura a ridosso dei massimi di giornata.

Se si confronta l’andamento del titolo con l’indice FTSE MIB, su base settimanale, la casa automobilistica di Maranello mantiene forza relativa positiva rispetto all’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso.

Analizzando il rischio la volatilità giornaliera di Ferrari è abbastanza equilibrata: questo scenario risulta essere preferibile per gli investitori più avversi al rischio, che preferiscono evitare fluttuazioni repentine del titolo azionario.

 

 

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