Autocertificazione, quando serve? Le nuove regole per la fase due

C’è una nuova autocertificazione, ma in queste ore dal via alla fase due quando serve e quando deve essere compilata? Proviamo a fare chiarezza.

Autocertificazione, quando serve? Le nuove regole per la fase due

La nuova autocertificazione per l’ingresso alla fase due che l’Italia sta vivendo è fondamentale. Ma quando deve essere utilizzata?

Quando serve il nuovo modulo di autocertificazione?

Al secondo giorno della fase due ci sono ancora dei piccoli dubbi in merito ad alcune questioni, tanto che il Governo cerca di dare delucidazioni attraverso le proprie Faq.

Come descrive anche il Corriere della Sera, questa nuova fase permette alcuni allentamenti sulle misure di restrizione anche se il Governo stesso ha invitato alla cautela. La circolare del Viminale ai prefetti ha sottolineato:

“di fare i controlli valutando i casi con un prudente ed equilibrato apprezzamento e chi esce per rispettare il divieto di assembramento”

I controlli sono attivi anche per verificare eventuali uscite da parte di persone che sono obbligate ad osservare un periodo di quarantena.

Per quanto riguarda il modulo, lo stesso non dovrà essere più esibito e controllato se ci si sposta per motivi di lavoro. Il modulo dovrà essere compilato e mostrato in caso di visite mediche e visite ai congiunti – in questo articolo vi specifichiamo chi rientra all’interno della categoria.

Mascherine e dispencer

Resta obbligatorio l’obbligo di indossare la mascherina dai sei anni in sù, quando non è possibile mantenere la distanza – all’interno dei mezzi pubblici, negozi, incontri con i congiunti e all’interno di ogni attività al chiuso.

L’obbligo si estende anche a tutti i lavoratori degli esercizi commerciali,  completando il tutto con i guanti (indossati anche dai clienti per l’acquisto di generi alimentari). In alcune Regioni è obbligatoria anche all’aperto.

Obbligatoria anche la presenza dei dispencer all’interno degli uffici, negozi, aziende.

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