Cadavere carbonizzato, la terribile confessione della compagna: “Era morto e l’ho bruciato”

Il cadavere carbonizzato trovato in un appartamento in via Fani alla Camilluccia ha un nome: si tratta di Boris Crnic, 59enne sloveno.

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Cadavere carbonizzato alla Camilluccia: la terribile confessione della compagna.

Cadavere carbonizzato sul balcone: l’allarme della vicina

Il cadavere carbonizzato di un uomo è stato rinvenuto nella mattinata di ieri su un balcone in via Fani, al civico 60. Una vicina di casa ha allertato i Carabinieri, dopo aver notato il corpo senza vita di un uomo sul balcone e del fumo provenire dall’appartamento.

La vittima è stata identificata: si tratta di Boris Crnic, 59enne di origine slovena. In casa con lui, al momento del ritrovamento, la compagna 70enne.

La confessione della compagna

La compagna della vittima ha confessato di aver dato fuoco al cadavere dell’uomo quando era ormai già morto. Maria Carla M., come evidenzia anche Fanpage, si era barricata in casa, quando sono arrivati i soccorsi.

I vigili del fuoco hanno dovuto sfondare le porte dell’appartamento. La scena che si sono trovati di fronte è stata a dir poco raccrapicciante. L’appartamento era ridotto ad un cumulo di oggetti.

I pompieri hanno provveduto a spegnere le fiamme ancora accese. La morte dell’uomo risalirebbe a circa un mese fa.

La donna, oltre ad essere risultata un’accumulatrice seriale, avrebbe seri problemi psichici. La 70enne avrebbe raccontato ai Carabinieri di non sopportare più la puzza del cadavere e di aver dato alle fiamme il corpo.

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, per accertare le cause della morte. Stando ai primi riscontri, pare che sul corpo della vittima non ci fossero segni di violenza, ma sarà l’esame autoptico a chiarire se il decesso sia sopraggiunto per cause naturali.

La donna, interrogata per ore, è stata arrestata e condotta nel carcere di Rebibbia.

 
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