Caso Sara Del Mastro: l’esito della perizia psichiatrica l’ha giudicata capace di intendere e volere

Esito Perizia psichiatrica: Sara Del Mastro era capace di intendere e volere

”Era capace di intendere e volere al momento dei fatti”,

questa la conclusione della perizia psichiatrica del tecnico nominato dal Tribunale di Busto Arsizio (Varese) su Sara Del Mastro.

La donna il 7 maggio del 2019 ha aggredito e sfigurato con l’acido Giuseppe Morgante, trentenne con cui aveva avuto una breve relazione.

La decisione del Giudice sarà resa nota il 25 maggio.

Domenico Musicco, legale di Giuseppe Morgante ha dichiarato:

“Siamo soddisfatti, seppur ci aspettiamo che per questa persona non ci siano sconti di pena.

La difesa ha presentato alcune note critiche alla perizia che il giudice ha deciso di valutare, prima di deliberare”.

Caso Sara Del Mastro: soddisfatto il legale di Morgante

Sull’esito della perizia psichiatrica l’avvocato di Morgante ha dichiarato di essere assolutamente soddisfatto e in attesa di

“una sentenza dura in linea con quanto avvenuto per gli episodi simili più recenti, come l’aggressione con l’acido a Jessica Notaro, in cui il suo ex fidanzato è stato punito con 15 anni di reclusione”.

Legnano: Sara Del Mastro aggredì l’ex trentenne

Sara Del Mastro, 38 anni, sfigurò con l’acido l’ex con cui aveva avuto una breve relazione.

Era il 7 maggio 2019 quando Sara aggredì per vendetta il trentenne Giuseppe Morgante di Legnano.

“Voglio ottenere giustizia, i giudici devono rendersi conto di cosa significhi un’aggressione con l’acido. Lei è pericolosa, se esce me la ritrovo sotto casa di nuovo”,

sono queste le parole utilizzate da Giuseppe.

La donna si era vendicata rovesciandogli addosso un bicchiere pieno di acido perché non aveva accettato la fine della loro breve relazione.

A dicembre il Gup di Busto Arsizio ha dato parere positivo al patteggiamento e per l’avvocato di Morgante si tratta di un percorso giudiziario

“inconcepibile, data la gravità dell’accaduto”.

Giuseppe Morgante dal giorno della brutale aggressione ha dovuto subire una lunga e laboriosa riabilitazione, fatta di interventi chirurgici e di sedute presso lo psicoterapeuta.

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