Getta l’acido sull’ex, la rabbia della madre di Sara Del Mastro: emergono dettagli sconvolgenti

I parenti di Sara Del Mastro che ha gettato l’acido in faccia all’ex sbottano e la accusano duramente, facendo emergere dettagli inquietanti sul suo passato

Sara Del Mastro
Getta l’acido sull’ex – Sara Del Mastro

Per noi Sara Del Mastro è la donna che ha gettato l’acido in faccia al suo ex, mentre per la madre e i parenti è anche altro – ora emerso dalle pagine di un noto quotidiano.

Ex fidanzato sfregiato dall’acido

Era il 7 maggio quando Giuseppe Morgante è stato, dopo una lite, colpito dall’acido per mano della sua ex fidanzata dopo un periodo di stalking e minacce.

Vicenda che aveva interessato anche il programma televisivo di Italia Uno – Le Iene – mandando in onda le interviste fatte prima ancora dell’aggressione, poi sviluppate in merito a quando accaduto successivamente.

Un fatto grave che è stato condannato con l’arresto della donna, ed ora la madre e i suoi parenti rompono il silenzio e fanno emergere dettagli sconosciuti.

Le dure parole della madre di Sara Del Mastro

Tramite il Corriere della Sera, i parenti della donna rompono il silenzio e fanno emergere dei dettagli agghiaccianti sul suo comportamento e modo di vivere.

La famiglia di Sara è normale, lavoratrice e confida sempre nei buoni propositi per questo motivo il comportamento della figlia viene condannato e denunciato. La madre pensa soprattutto alla nipote di otto anni – mai cresciuta dalla figlia:

“Non si è mai preoccupata del suo futuro”

Una bambina che è sempre vissuta con i nonni, con un padre assente e una madre che non si è mai presa cura della piccola.

Anche il padre evidenzia che dovrà pagare quanto fatto in cella, senza alcuno sconto. I genitori sottolineano anche che nessuno di loro hanno mai invocato i domiciliari e nemmeno mai pensato:

“ha fatto del male ad un’altra persona, che paghi sino all’ultimo giorno per la sua colpa”

Gli zii sottolineano anche un altro grave fatto:

“odia gli uomini”

Tanto da tormentarli sino a quando non diventano le sue “vittime”.

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