Emergenza Coronavirus in Sicilia: in arrivo dispositivi di protezione per gli operatori sanitari

Emergenza epidemia coronavirus: è allarme di dispositivi di protezione per il personale sanitario

In piena emergenza dell’epidemia coronavirus il Sindacato dei medici lancia l’allarme: mancano i Dpi (dispositivi di protezione individuale) come mascherine, tute e guanti.

“Saranno distribuiti dalla protezione civile”,

sottolinea l’assessore regionale alla Salute Razza a Tgcom24.

In Sicilia sono aumentati il numero di casi positivi che sono saliti ad 83, mentre martedì erano ben 62.

Nelle prossime ore il numero di contagi potrebbe incrementare dato che si attendono i risultati di altri 74 tamponi.

In questo momento di massima emergenza, il sindacato dei medici lancia il monito:

“Mancano le tutele per gli operatori sanitari, i dispositivi di sicurezza arriveranno solo adesso dopo l’ennesimo appello”.

Sicilia: mancano guanti e mascherine

Come riporta Tgcom24 i dispositivi sono in consegna e saranno distribuiti dalla Protezione Civile nazionale, ha annunciato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

La “colpa” di questo grave ritardo è delle stesse amministrazioni sanitarie, che solo adesso stanno facendo luce su questo rilevante problema.

“[…] dopo innumerevoli appelli del sindacato mai presi in considerazione perché ritenuti troppo allarmisti”,

sottolinea lo stesso segretario regionale del Cimo Riccardo Spampinato.

Per continuare a fornire la necessaria assistenza sanitaria in un momento di difficoltà è necessario assicurare la protezione degli operatori sanitari.

Bisogna provvedere con la massima urgenza al reperimento e alla fornitura degli indispensabili dispositivi di protezione individuali.

È quanto annunciato con forza da Cimo Sicilia.

Coronavirus in Sicilia: mascherine nel distributore merendine dell’ospedale

Come riporta Strettoweb all’interno dei distributori automatici di merendine sono acquistabili le mascherine anti-contagio in vendita a 10 euro insieme a snack e bibite.

È quanto accaduto all’ospedale Villa Sofia di Palermo.

La Cimo ha denunciato il caso trattandosi di un episodio speculativo davvero increscioso.

“Il paradosso è che mentre nelle strutture sanitarie mancano i dispositivi di protezione per i sanitari, si trovano nelle macchinette le mascherine a dieci euro”,

sottolinea Angelo Collodoro, vice segretario regionale Cimo Sicilia.

“Magari alla politica non fa piacere che il sindacato lanci allarmi ma noi dobbiamo tutelare medici e infermieri che sono prima di tutto cittadini”,

lancia il monito il segretario regionale del Cimo Riccardo Spampinato.

 

 

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