Coronavirus, ludoteche restano aperte nonostante i divieti: denunciate 4 persone

Non hanno rispettato le disposizioni del governo sul coronavirus, continuando a tenere aperte le loro ludoteche: denunciati i titolari di 4 baby parking nel casertano.

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Nonostante i divieti per la prevenzione del coronavirus, 4 ludoteche nel casertano sono rimaste aperte: denunciati i proprietari.

Ludoteche aperte e scuole chiuse

Non hanno rispettato le disposizioni del governo in merito al contenimento del contagio del coronavirus, tenendo aperte le loro ludoteche.

È per questo che, come riporta anche Tgcom24, i proprietari di 4 baby-parking nel casertano sono stati denunciati. Avevano deciso di continuare a lavorare nonostante l’emergenza coronavirus, per la quale è scattata la chiusura delle scuole fino al 15 marzo.

Le forze dell’ordine hanno accertato che su dodici baby-parking presenti sul territorio casertano, 4 erano rimaste aperte nonostante i divieti. I proprietari sono quindi stati denunciati in stato di libertà alle Autorità competenti.

Il blitz dei Carabinieri

Appena giunta la notizia della chiusura delle scuole, i titolari delle ludoteche avevano fatto partire un vero e proprio tam-tam pubblicitario sull’app di messaggistica istantanea. Nel messaggio su whatsapp, si avvertivano i genitori che le attività di baby parking sarebbero continuate, nonostante il divieto, dalle 8 alle 14.

I genitori, in difficoltà nel gestire permessi dal lavoro e figli a casa, avrebbero quindi approfittato dell'”occasione”. In mattinata, i Carabinieri hanno effettuato un blitz nelle ludoteche, accertando la presenza di 38 bambini in totale e 9 operatrici.

Anche nel capoluogo pugliese è stato segnalato un caso analogo. I proprietari di un baby-parking avrebbero avvisato i genitori dei piccoli che la ludoteca sarebbe rimasta aperta.

È notizia di questa mattina che la maestra di una scuola elementare di Arezzo è risultata positiva al coronavirus. La donna, 51 anni, è ora in isolamento. In via precauzionale, l’Asl aretina ha posto in isolamento anche 112 bambini che sono stati a contatto con l’insegnante. Per loro e per le colleghe della maestra è partita una quarantena preventiva in casa di 15 giorni.

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