Coronavirus, tutte le scuole chiuse: date e dettagli. La decisione del Governo

Scuole chiuse fino al 15 marzo per contrastare il coronavirus. La conferma ufficiale è arrivata alle 18:00 dal primo Ministro Conte.

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Una misura straordinaria prevista per contrastare il coronavirus. La Azzolina ha assicurato il suo impegno per un servizio pubblico a distanza.

Cancelli chiusi per scuole ed Università in tutta Italia 

La notizia era già trapelata oggi pomeriggio: scuole chiuse per il coronavirus. La conferma, però, è arrivata soltanto questa sera dal premier Conte e dalla ministra Azzolina. La chiusura obbligatoria di tutti gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, inizierà domani 5 marzo e si dovrebbe concludere il prossimo 15 marzo. Si tratta di una misura di contenimento per la diffusione del coronavirus.

Lucia Azzolina, come si legge su TgCom24, ha affermato di voler garantire i servizi a distanza e ha garantito che le assenze non saranno conteggiate:

“Mi impegno a far sì che il servizio pubblico essenziale, seppur a distanza, venga fornito a tutti i nostri studenti”.

Il nuovo decreto emanato dal governo prevederebbe che le assenze fatte dagli studenti che non potranno svolgere le lezioni da casa non saranno prese in conto ai fini degli esami conclusivi.

Il governo sta pensando ad una misura che preveda ad uno dei due genitori di accudire i figli nel caso non abbia possibilità di delegare ad altri questa incombenza (es. voucher). Ad affermarlo Castelli. Il decreto, però, deve essere ancora ufficializzato.

Le ultime dal discorso di Conte

Conte ha affermato che è necessario che la verità e la trasparenza siano i vaccini più forti. Ha proseguito dicendo che sono in arrivo nuove misure che necessitano di uno sforzo in più. Secondo lui, alcune persone necessitano di cure specifiche ed assistenza continua. Ecco perché il virus fa paura. Nonostante gli sforzi, le strutture ospedaliere non possono essere caricate in poco tempo. Per questo, le misure di contenimento sono fondamentali (distanza di un metro, tossire nel gomito, evitare luoghi affollati, lavare spesso le mani). Per il premier l’Italia saprà uscire da questa emergenza con coraggio e determinazione, perché è decisa a rialzare la testa.

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