“Sono distrutto”, parla l’investitore del nipote di Romano Prodi: aveva ideato la campagna del premier

Parla Roberto Grandi, l’uomo alla guida dell’auto che ha travolto ed ucciso il giovane Matteo, nipote di Romano Prodi, mentre pedalava sui colli bolognesi.

romno prodi
Romano Prodi. fonte Il Corriere

Una tragedia nella tragedia: alla guida dell’auto che ha investito Matteo Prodi c’era un amico e collaboratore dell’ex premier, Romano Prodi.

L’incidente in bici

Stava pedalando sui colli bolognesi quando una Toyota l’ha investito, uccidendolo. È la tragedia avvenuta lo scorso giovedì nella capitale emiliana: il ragazzo morto nel tragico incidente è Matteo, nipote dell’ex premier Romano Prodi.

Trasferito d’urgenza all’ospedale bolognese, Matteo è morto qualche ora dopo per le pesanti ferite riportate nel tragico impatto.

L’auto, il cui guidatore è stato sottoposto all’alcoltest, proveniva nel senso contrario di marcia. In una curva dei colli, ha colpito in pieno Matteo, studente all’ultimo anno del liceo Fermi.

Un futuro da ingegnere e una passione per il ciclismo che condivideva con il prozio Romano Prodi, fratello del nonno Vittorio. Un ragazzo perbene, come in tanti lo hanno descritto.

Frequentava l’Azione Cattolica ed il gruppo parrocchiale ed aveva già superato il primo test per accedere alla Facoltà di ingegneria.

Chi c’era alla guida dell’auto?

Alla guida della Toyota che ha investito ed ucciso il giovane Matteo c’era Roberto Grandi, amico e collaboratore di Prodi.

Per lui, infatti, aveva ideato la campagna elettorale che nel ’96 aveva regalato all’ex premier la vittoria sull’inossidabile Silvio Berlusconi.

Durante quella campagna elettorale, Romano Prodi aveva girato l’Italia con un pullman, sfidando Berlusconi anche sugli schermi televisivi.

Come evidenzia anche Il Corriere, per l’incidente sui colli bolognesi Roberto Grandi non riesce a darsi pace.

“Sono distrutto”

avrebbe raccontato ai suoi intimi. Una tragedia nella tragedia, che ancora una volta riporta Grandi e Prodi vicini.

Sotto choc anche gli amici ed i compagni di classe di Matteo:

“Il tuo ricordo ci accompagnerà in classe ogni mattina”

è la scritta apparsa sul sito del liceo fermi, frequentato dal ragazzo.

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