Paziente scomparso sei mesi fa, ritrovato nella parete: mistero all’Ospedale Gemelli

Mistero all’ospedale Gemelli di Roma: il cadavere di un paziente scomparso sei mesi fa è stato ritrovato in una parete del nosocomio capitolino.

paziente scomparso

Trovato il corpo di un paziente scomparso sei mesi fa in un’intercapedine del Gemelli. Cosa è accaduto?

La scomparsa del paziente

Era lo scorso mese di agosto quando Hant Valer, un romeno di 45 anni senza fissa dimora, era stato portato all’ospedale Gemelli di Roma da un volontario della Caritas.

Come riporta anche Il Messaggero, l’uomo era rimasto in ospedale per una grave cirrosi epatica. Trasferito nel reparto di Medicina Interna e Gastroenterologia del nosocomio capitolino, era rimasto tre giorni. Dopodiché la scomparsa nel nulla.

Questa mattina il tragico ritrovamento da parte di alcuni operai che stavano svolgendo dei lavori all’ottavo piano del Gemelli. Allarmati da un odore nauseabondo proveniente da un’intercapedine, hanno trovato il corpo dell’uomo ormai in avanzato stato di decomposizione.

Gli operai hanno quindi allertato le forze dell’ordine, giunte immediatamente sul posto. La Polizia Scientifica ha eseguito i dovuti rilievi e sarà ora disposta l’autopsia sul corpo del 45enne scomparso lo scorso mese di agosto.

Indagini per omicidio colposo

Gli esami autoptici potranno chiarire le cause del decesso del paziente. Stando alle prime testimonianze degli operatori sanitari, sembra che l’uomo si sia allontanato volontariamente dall’ospedale, quindi i medici avrebbero registrato il suo caso come dimissione volontaria, senza ulteriori approfondimenti.

Sarà ora compito dell’autospia chiarire se si sia trattato di omicidio colposo o se possano esserci margini di responsabilità anche da parte di medici ed infermieri dell’ospedale Gemelli di Roma.

Al momento gli inquirenti valutano tutte le piste. Trattandosi di un senzatetto, nessuna aveva denunciato la scomparsa dell’uomo. Ad accompagnarlo in ospedale era stato, infatti, un volontario della Caritas.

I medici del Policlinico avevano diagnosticato al paziente una grave cirrosi epatica, dovuta all’assunzione continua di alcol.

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